Costanza Miriano |
Anche il blog di Costanza Miriano ha parlato del libro dell'amica Irene Bertoglio "Intervista ai Maestri, Volume I".
L'articolo di Costanza Miriano è intitolato "Intervista ai Maestri" e recita:
"Cari amici, con gioia vi comunico l’uscita del mio nuovo libro. Ricordo che parte dei proventi andranno ad aiutare l’Associazione de La Quercia Millenaria Onlus che lotta da anni per la causa della Vita, a cui sono molto sensibile.
Ringrazio anticipatamente chi lo leggerà aspettando le vostre riflessioni. Un abbraccio a tutti e buona lettura!
Irene Bertoglio
http://www.leolibri.it/content/intervista-ai-maestri-volume-i
Intervista ai maestri Volume 1 è il primo di una serie che raccoglie diverse interviste di autori cattolici. A muovere la scrittrice in questa direzione è soprattutto un forte desiderio di conoscere a fondo le persone che stima e di far emergere il loro pensiero e la loro esperienza di vita. Del resto, la Bertoglio fa ruotare le proprie passioni intorno a un profondo interesse, centrale e imprescindibile, per la vita umana. Si può ben addire a lei la citazione: «sono cattolico perché voglio tutto», di Jean Guitton. Questo «voglio tutto» si connota come il desiderio di considerare decisive sia le esperienze positive sia quelle negative, perché tutto ha un senso. Il suo è innanzitutto un libro di beneficenza: parte del ricavato sarà devoluto all’Associazione Onlus La Quercia Millenaria, che dal 2005 si occupa dell’assistenza alla gravidanza di ogni tipologia di malformazione fetale, anche di bambini ritenuti incompatibili con la vita (Questo è il sito de La Quercia Millenaria). In sette anni di lavoro, l’Associazione ha seguìto centinaia di famiglie, e ha visto nascere e recuperare la salute di molti bambini considerati precedentemente terminali. In questo volume sono raccolte le interviste di:
Francesco Agnoli , Gianpaolo Barra , Rino Cammilleri , Rodolfo Casadei, Riccardo Cascioli , Marco Cimmino ,Carlo Climati, Marina Corradi, Renato Farina, Alessandro Gnocchi, Paolo Gulisano, Massimo Introvigne, Camillo Langone, Roberto Marchesini , Luca Marcolivio, cardinal José Saraiva Martins, Costanza Miriano, Paolo Pugni , Giacomo Samek Lodovici, Cristina Siccardi.".
Io penso che serva una nuova evangelizzazione non solo attraverso le opere sociali (che sono importanti) ma anche attraverso la liturgia e la tradizione del cattolicesimo.
Troppo spesso, infatti, la Chiesa viene ridotta ad un ente come un sindacato, trascurando la liturgia.
Il Santo Padre, Papa Benedetto XVI, è stato chiaro!
La fede non va solo vissuta, attraverso opere buone, ma va anche celebrata, professata e pregata.
Bisogna riscoprire il valore della preghiera e di pratiche (come il Santo Rosario) e della liturgia.
Per esempio, l'Eucaristia va posta nella bocca del fedele e non in mano.
Inoltre, non sarebbe corretto che durante la messa si reciti il "Padre Nostro" tenendosi per mano.
Qui a Roncoferraro (Mantova) lo fanno ma non si dovrebbe fare.
Ridiamo un po' di dignità alla liturgia!
Inoltre, bisogna rivalutare la questione del primato papale sulla Chiesa.
Il Papa è successore di San Pietro Apostolo, quell'apostolo a cui Gesù Cristo diede le chiavi ed investì come suo vicario sulla Terra.
Ci sono tanti cattolici che si dicono tali ma poi criticano il Papa o lo attaccano.
Senza Papa non può esserci la Chiesa.
Mi viene in mente un vescovo inglese del XVI secolo, Stephen Gardiner (1493-1555).
Questi fu arcivescovo di Winchester e visse ed operò durante il regno di re Enrico VIII Tudor (1491-1547) e lavorò con il cardinale Thomas Wolsey (1471-1530).
Gardiner fu tra coloro che appoggiarono lo scisma anglicano e giurarono fedeltà alla corona, in base all'Atto di Supremazia (1534).
Tuttavia, Gardiner fu tra coloro che sostennero la continuità con la Chiesa cattolica e non volle nessuna trasformazione in senso protestante della Chiesa anglicana.
Purtroppo, sappiamo tutti come andò la situazione.
Durante il regno di re Enrico VIII (1509-1547), non ci furono cambiamenti al dogma.
Però, vennero soppressi monasteri, vennero fatti uccidere i papisti (come San Tommaso Moro) e nella Chiesa anglicana vennero inserite figure protestanti, che però non manifestarono le proprie opinioni fino alla morte di re Enrico VIII.
Cito, per esempio, il cappellano della regina Anna Bolena (1507-1536) Matthew Parker, che divenne arcivescovo di Canterbury all'inizio del regno della regina Elisabetta I (1559) o Hugh Latimer (1487-1555), che divenne vescovo di Worcester nel 1535.
Tutto ciò fu architettato dal Primo Ministro Thomas Cromwell (1485-1540) e dall'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer (1489-1556).
Poi, con la morte di re Enrico VIII e la salita al trono di re Edoardo VI (1537-1553), un re bambino, le cose cambiarono.
Il re non aveva compiuto dieci anni ed il Lord Protettore (reggente) era lo zio materno Edward Seymour, un'altra figura filo-protestante.
Il protestantesimo si espanse in Inghilterra.
Gardiner, allora, tornò a riconoscere la supremazia papale e fu imprigionato.
Nella sua corrispondenza con Felicité De La Mennais, Joseph De Maistre (1753-1821) scrisse:
"Senza Papa non vi è Chiesa; senza Chiesa non vi è Cristianesimo; senza Cristianesimo non vi è religione né società".
Ora, fa piacere che a sostenere certe cose non siano i soliti "vecchi professori incartapecoriti" (mi si passi il termine) ma una ragazza giovane come Irene Bertoglio (che ha solo 27 anni ed è coetanea di mio fratello) e che ella lo faccia con grande competenza.
Pertanto, leggete il suo libro.
Cordiali saluti.
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