Cari amici ed amiche.
Le letture delle Sante Messe di questa sera e di domani sono:
"[10] Egli si alzò e andò a Zarepta. Entrato nella porta della città, ecco una vedova raccoglieva la legna. La chiamò e le disse: "Prendimi un pò d'acqua in un vaso perché io possa bere".
[11] Mentre quella andava a prenderla, le gridò: "Prendimi anche un pezzo di pane".
[12] Quella rispose: "Per la vita del Signore tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un pò di olio nell'orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a cuocerla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo".
[13] Elia le disse: "Non temere; su, fà come hai detto, ma prepara prima una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio,
[14] poiché dice il Signore: La farina della giara non si esaurirà e l'orcio dell'olio non si svuoterà finché il Signore non farà piovere sulla terra".
[15] Quella andò e fece come aveva detto Elia. Mangiarono essa, lui e il figlio di lei per diversi giorni.
[16] La farina della giara non venne meno e l'orcio dell'olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunziata per mezzo di Elia. Dal I Libro dei Re, capitolo 17, versetti 10-16.",
"[1] Alleluia.
Loda il Signore, anima mia: [2] loderò il Signore per tutta la mia vita,
finché vivo canterò inni al mio Dio.
[3] Non confidate nei potenti,
in un uomo che non può salvare.
[4] Esala lo spirito e ritorna alla terra;
in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.
[5] Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe,
chi spera nel Signore suo Dio,
[6] creatore del cielo e della terra,
del mare e di quanto contiene.
Egli è fedele per sempre,
[7] rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri,
[8] il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
[9] il Signore protegge lo straniero,
egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie degli empi.
[10] Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione. Salmo 146.",
"[24] Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore,
[25] e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui.
[26] In questo caso, infatti, avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo. Ora invece una volta sola, alla pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso.
[27] E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio,
[28] così Cristo, dopo essersi offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione col peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza. Dalla Lettera agli Ebrei, capitolo 9, versetti 24-28.",
[25] e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui.
[26] In questo caso, infatti, avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo. Ora invece una volta sola, alla pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso.
[27] E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio,
[28] così Cristo, dopo essersi offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione col peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza. Dalla Lettera agli Ebrei, capitolo 9, versetti 24-28.",
"[38] Diceva loro mentre insegnava: "Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze,
[39] avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti.
[40] Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave".
[41] E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte.
[42] Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino.
[43] Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: "In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
[44] Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere". Dal Vangelo secondo Marco, capitolo 12, versetti 38-44.".
[39] avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti.
[40] Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave".
[41] E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte.
[42] Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino.
[43] Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: "In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
[44] Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere". Dal Vangelo secondo Marco, capitolo 12, versetti 38-44.".
I brani provengono dal sito della "Santa Sede".
Ieri, ho visto due puntate della seconda stagione della serie televisiva "The Tudors".
Al di là di certi contenuti e degli errori rispetto alla storia originale di re Enrico VIII Tudor (1491-1547, che nella fiction era interpretato dall'attore Jonathan Rhys Meyers), ho preso uno spezzone che mostra la morte di San Tommaso Moro (1478-1535, che nella fiction è impersonato dall'attore Jeremy Northam) disse alcune frasi interessanti.
Egli, infatti, attribuì il giuramento fatto nelle mani del re come capo della Chiesa anglicana come atto di timore o di opportunità.
In pratica, tra le righe, egli parlò di ipocrisia.
Del resto, in quella società l'ipocrisia regnò.
Basti pensare a chi, come il ministro Thomas Cromwell (1485-1540, che nella serie è impersonato dall'attore James Frain) che era di idee protestanti ma dovette piegarsi di fronte a re Enrico VIII, che anche dopo lo scisma del 1534 rimase cattolico e dissimulò le sue idee.
Ora, veniamo a giorni nostri.
L'ipocrisia è uno dei mali del nostro tempo.
Il dissimulare le proprie idee, per avere dei vantaggi, è cosa di tutti i giorni.
Oggi, però, è di uso comune mostrarsi "puliti".
Ad esempio, si predica il pauperismo.
Secondo questo pensiero, tutti dobbiamo essere poveri perché i poveri sono buoni mentre i ricchi sono cattivi.
Ora, la storia dice una cosa ben diversa.
La virtù di una persona non sta nel suo portafogli né è inversamente proporzionale ad esso.
Perciò ci possono poveri buoni e ricchi cattivi come ci possono essere ricchi buoni e poveri cattivi.
Ci sono movimenti che si propongono come "puri ed incorrotti" e definiscono gli altri come "corrotti e criminali".
Questa è ipocrisia.
Nessuna persona è pura.
Anzi, spesso e volentieri, ci sono più mali in caso propria che non in quella degli altri.
Perciò, è cosa commendevole guardare in casa propria e vedere i propri difetti e poi, se sarà necessario, esprimere giudizi sugli altri.
Sir Francis Bacon (Francesco Bacone, 1561-1626) scrisse : "Un uomo malvagio diventa peggiore quando finge di essere un santo".
Da un uomo ipocrita, infatti, ci si aspetta del bene ma si ottiene il male, ci si aspetta la virtù ma si ottiene il vizio.
Allora, cari amici, riflettiamo.
Cordiali saluti.
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