Come ha riportato "Il Giornale", in un articolo di Alessandra Benignetti, anche l'ateneo americano di Harvard ha bocciato l'operato del governo del nostro Paese, per come ha gestito la situazione del Coronavirus.
Questo è uno stralcio dell'articolo:
"Il meccanismo psicologico che è scattato lo scorso febbraio, secondo gli analisti, è stato quello di cogliere soltanto le informazioni "che confermano il nostro modo di vedere le cose o le nostre ipotesi iniziali". Insomma, le campagne pubbliche per dire no al razzismo, gli aperitivi, "Milano non si ferma", per Harvard sono state iniziative inopportune e non hanno fatto altro che spianare la strada al virus. Gli studiosi denunciano "lo scetticismo" sia da parte delle persone, sia da parte dei politici, "nonostante diversi scienziati continuavano a mettere in guardia sulla potenziale catastrofe".
L'università di Harvard ha espresso delle cose vere.
Mentre le regioni (come la Lombardia ed il Veneto) chiedevano al governo di fare qualcosa contro il Coronavirus, il governo ed i partiti che lo sostengono si impegnavano in campagne contro un razzismo inesistente ed happy hours a Milano.
Oggi, noi stiamo pagando il prezzo questo errore.
Vediamo aziende chiuse che non fatturano e famiglie che stanno dilapidando i loro risparmi.
Le misure adottate dal governo sono insufficienti.
Qui si rischia di vedere il Paese affondare ed il governo sta facendo troppo poco per evitare il peggio.
Questo è un dato di fatto.
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