Si dovrà ripensare l'Italia

Come riporta "Libero", il premier Giuseppe Conte ha fatto il suo discorso.
Io l'ho ascoltato e debbo dire che è stato di una vacuità allucinante.
Ha parlato ma non ha detto nulla di concreto.
Gli stessi giornalisti l'hanno commentato negativamente.
Lui ha agito tardi.
Il COVID-19 era presente da molto prima che scoppiasse l'epidemia in codesto modo.
Eppure, la preoccupazione del governo era un presunto razzismo, che non esisteva.
Quando l'epidemia è scoppiata in modo così drammatico, il governo si è svegliato.
Oggi, si paga il prezzo di ciò.
Ora, quello che si sta vedendo ci deve fare preoccupare.
Noi vediamo un premier che oggi vuole comandare ed un Parlamento chiuso.
Questo è assurdo.
Noi non siamo una Repubblica parlamentare, come da anni quelli che stanno a sinistra dicono?
Se siamo una Repubblica parlamentare, Conte vada in Parlamento e riferisca.
Io sono tra coloro che pensano che (dopo codesta epidemia) codesta Italia dovrà essere ripensata.
Per esempio, si dovranno riorganizzare i rapporti tra lo Stato centrali e le Regioni (con un vero federalismo) e si dovrà anche passare dall'attuale parlamentarismo al presidenzialismo o al premierato, con un presidente della Repubblica o con un premier eletto dal popolo, come avviene nelle grandi democrazie.
Questa deriva attuale di un premier non eletto da nessuno che parla e comanda rischia di non portare nulla di buono, specie se manca la capacità di governare.