"Siamo passati da un Papa, Ratzinger, che citava Aristotele e Platone ad uno, Bergoglio, che cita Fabio Fazio. La Chiesa è finita".
Sono d'accordo con Maria Giovanna Maglie, la quale ha detto:
Ora, che l'evasione fiscale sia un reato ed una cosa immorale è vero.
Però, se gli ospedali chiudono non è colpa degli evasori.
La colpa è della pessima politica, la quale favorisce anche l'evasione fiscale.
Basti pensare a quanto accaduto a Roma, con l'Ospedale "Forlanini".
Non lo si sarebbe potuto tenere aperto e migliorare?
Lo si sarebbe potuto vendere ad un privato che avrebbe potuto investire per farne una clinica.
Dovremmo prendere a modello Stati come la Corea del Sud.
Ora, io rispetto il Papa.
Sono cattolico e di certo non gli auguro il male.
Semmai, prego anche per lui.
Però non posso esimermi dal criticarlo.
Del resto, la storia è piena di Papi contestati.
Penso a Papa Bonifacio VIII (che fu contestato anche da Dante Alighieri) e a Papa Alessandro VI.
Io mi ricordo di grandi Papi, come San Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI, i quali parlavano di temi importanti senza trasformare ogni discorso in un comizietto.
Inoltre, un Papa intellettualmente raffinato come Benedetto XVI citava grandi personaggi, come Platone, per spiegare le cose umane.
Invece, oggi abbiamo un Papa che cita Fabio Fazio.
Con tutto il rispetto, tra Platone e Fabio Fazio c'è una certa differenza.
Fabio Fazio rappresenta quel "rappresentante del poveri che ha tanti soldi e fa il radical chic".
Fazio rappresenta la visione ipocrita di questo pensiero che esprime anche coloro che ci governano.
Inoltre, riguardo all'evasione fiscale, bisogna capire il problema.
Bisogna distinguere tra chi evade le tasse perché è delinquente e chi evade le tasse perché non ce la fa a reggere un fisco esoso e deve scegliere se dare da mangiare ai propri figliuoli e pagare le tasse.
La politica ha la responsabilità di punire gli uni e di aiutare gli altri, con un fisco più giusto e con serie riforme di tutto il sistema.
Per questo, io non condivido le parole di Papa Francesco.
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