Si sta avverando l'idea orwelliana di società?

Forse, George Orwell potrebbe essere stato un buon profeta per questa nostra sgangherata società.

Certo, egli era un idealista e si definiva per il "socialismo democratico".

In realtà, nel socialismo non c'è nulla di democratico.

Che la salute sia un diritto primario è lapalissiano.

Però, anche la libertà individuale è un diritto sacrosanto e non è meno importante.

Oggi, queste due cose sembrano inconciliabili.

Basta un Decreto del Presidente del Consiglio, un atto amministrativo ed una persona non può nemmeno uscire dal proprio paesello.

Ora, noi siamo in una fase di emergenza e certe regole debbono essere imposte.
Il Coronavirus si sposta con le persone e per impedire il contagio bisogna limitare gli spostamenti.
In questo, va bene limitare gli spostamenti nel Paese e la gente dovrebbe avere il buonsenso di capire ciò, anche per evitare il dovere prolungare lo stato di emergenza e ripristinare le libertà.
Tuttavia, un'altra cosa deve essere detta.

L'uomo è un "animale sociale".

Lo dimostra anche l'aumento di connessioni alla rete. 

Non si può tenere in casa una persona per mesi.
Una persona normale ha anche una vita sociale.
Oggi, questa cosa è limitata se non impedita.

Alla lunga, questa situazione rischia di diventare un problema.

Infatti, il timore è che questa situazione di libertà limitata possa prolungarsi anche dopo che la fase di emergenza possa andare avanti.

Oramai, l'attuale situazione politica ha creato un pericoloso precedente.

Oggi, si limitano le libertà per una situazione di reale emergenza, causata anche dall'inefficienza del governo prima dello scoppio dell'epidemia.

Domani, si potrebbero limitare le libertà per altri motivi (magari, meno gravi) e sempre con un DPCM.

Magari, si potrebbero toccare i conti in banca, sempre per un DPCM, un atto amministrativo.

Questo è molto pericoloso.

In più, vi è anche la situazione economica.
Basti pensare alla aziende che in questo periodo non fatturano.
Questo è un danno enorme a livello economico e socio-culturale.
Tuttavia, il timore peggiore è che alla fine la gente possa assuefarsi all'idea di una società in cui lo Stato decide anche molti aspetti della vita privata delle persone e che la cosa possa protrarsi anche dopo questa emergenza.

Se una cosa del genere si verificasse, la prospettiva sarebbe molto fosca.

Termino, invitandovi a guardare un video di Nicola Porro.