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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 29 marzo 2020

Scontro di civiltà sul Coronavirus? Per favore, non siamo semplicisti!

Su "Tiscali News", vi è un articolo di Simone Filippetti che è intitolato "Sul Coronavirus uno scontro di civiltà tra calvinisti anglosassoni e latini cattolici".
L'articolo parla di un presunto scontro tra la civiltà anglosassone e protestante, rappresentata dal Regno Unito di Boris Johnson, e quella latina e cattolica, rappresentata dall'Italia di Giuseppe Conte.
Almeno all'inizio, secondo la "narrazione" che c'è stata qui in Italia, la prima era per l'immunità di gregge.
Ora, ha implementato il lockdown.
L'Italia, invece, ha scelto di chiudere tutto.
Riporto questo stralcio dell'articolo:

"In realtà, il nodo di fondo non è politico; e ancor meno sanitario. Sulla pandemia dell'epoca di Internet, che però riporta indietro l'Europa di 7 secoli all'epoca della Morte Nera; la peste del 1300, si stanno scontrando due modelli, due visioni del mondo e due organizzazioni economiche socio-statali; quello calvinista anglosassone e quella latina-cattolica.

Le due visioni del mondo.

Il primo è realista fino al darwinismo (sopravviva il migliore); pragmatico fino al cinismo. L'altro, su cui pesa molto l'influenza del Vaticano, è solidale fino all'assistenzialismo; statalista fino alla limitazione delle libertà personali". 

Ora, questa divisione mi pare semplicistica.
Non tutto il mondo anglosassone è uguale, come non lo è tutto il mondo latino e cattolico.
Per esempio, io sono cattolico e latino. Personalmente, sono anche ostile al divorzio, all'aborto e all'eutanasia. Non ho nulla contro la messa in latino. Anzi, sono favorevole ad essa.
Però, sotto tanti altri punti di vista, come per esempio l'economia, io mi sento più vicino all'ideologia anglosassone.
Aborro lo statalismo e l'assistenzialismo, i quali per me puzzano di socialismo.
Io sono ferocemente ostile al socialismo.
Ora, qui in Italia, si è scelto di chiudere tutto.
Lo si è fatto in modo tardivo (dato che la questione del Coronavirus era già nota fin dal gennaio scorso) e quanto si sta facendo oggi è errato.
Basti pensare alle politiche di assistenzialismo che oggi sta mettendo in atto il governo.
Le misure che sta implementando sono acqua fresca, a fronte dell'emergenza che si sta palesando.
Noi abbiamo già un milione e 260 mila bambini in stato di povertà.
Su "Il Giornale", esso è scritto.
Ci sono anche anziani che non riescono a fare la spesa.
Ora, con tutte le aziende ferme, non gira più il denaro.
Quest'ultimo non può nemmeno essere stampato, dato che il nostro Paese ha l'Euro.
Probabilmente, se si fosse fatto ciò che si sarebbe dovuto fare prima, noi oggi non ci troveremmo in codesta situazione.
Dato che il Coronavirus era già presente in Europa nel mese di gennaio, il governo avrebbe dovuto chiudere le frontiere.
Questo avrebbe evitato il diffondersi del virus qui in Italia e molte delle attività oggi chiuse avrebbero potuto continuare a fatturare.
Invece, in nome dell'europeismo e dell'anti-razzismo, il governo non ha fatto ciò.
Una volta entrato, il virus ha potuto propagarsi in certe zone.
Si è cercato di contenerlo in esse ma quando si è fatto ciò era troppo tardi, dato che nel frattempo il paziente 1, che era di Codogno, ha potuto girare anche in altre zone d'Italia.
Inoltre, la cattiva gestione dell'informazione da parte del governo ha favorito il panico inducendo molti emigrati meridionali al Nord a tornare al Sud, portando il Coronavirus anche lì.
Oggi, il governo risponde con misure di assistenzialismo.
Questa politica, però, non è la soluzione ai problemi attuale e a lungo termine ne creerà altri.
Mancando i soldi in giro, alla lunga si creerà povertà, anche perché l'Italia è vincolata dall'Unione Europa.
Questo creerà un circolo vizioso.
Infatti, molte aziende potrebbero non riaprire più.
Con meno aziende, anche lo Stato soffrirà, perché avrà meno entrate.
Tuttavia, l'Italia dovrà rispettare i vincoli europei.
Perciò, il governo dovrà aumentare le tasse.
Questo porterà nuova povertà.
Forse, per risolvere il problema, si dovrebbero mettere insieme il meglio della nostra cultura cattolica e latina, come la solidarietà, e quello della cultura anglosassone, come il pragmatismo e la difesa della libertà individuale.





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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".