"Al tempo stesso che preghiamo per tutti noi, e specialmente per gli ammalati, in questa terribile prova che vive l’Italia, è chiaro che il Coronavirus ha messo a nudo le nostre debolezze, ci ha ricordato che siamo sempre nelle mani di Dio, che “senza di me non potete far nulla” (Gv. 15,1-8).
Il Coronavirus ha così spazzato via in maniera straordinaria la presunzione di tanti di noi di non aver bisogno di Dio, del Suo aiuto e della Sua protezione.
In questa emergenza, è stato di conforto vedere qualche autorità affidare le loro città alla protezione divina.
Un esempio [ce ne sono altri, ma potevano essere di più] è quello del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che si è recato, lo scorso venerdì, alla Basilica della Madonna della Salute, a ricordo dell’aiuto celeste durante la peste del 1630, per invocare la potente protezione della Beata Vergine in questo momento drammatico:
“Madonna della Salute, nelle tue mani poniamo le nostre chiese, le nostre case, le nostre attività, le persone a noi care e noi stessi”.
Da sottolineare che il Sindaco Brugnaro non si è inginocchiato davanti all’altare della Vergine a titolo personale, ma come autorità, in quanto indossava la fascia tricolore. Bell’esempio in questi tempi di falso “laicismo”.
Fonte: newsletter di Associazione "Luci sull'Est" del 18/03/2019".
Qui in Italia, le autorità pregano.
Come riportato da Francesca, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro è andato a pregare nel santuario della Madonna della Salute.
Negli USA, il presidente Donald Trump ha istituito una giornata di preghiera.
Si sa che gli USA sono un Paese con tradizioni fortemente radicate.
Per certi versi, ammiro gli Americani.
Sulle banconote del Dollaro, compare la scritta: "In God We Trust".
Non hanno paura di mostrarsi per quello che sono e questo è molto nobile.
Gli Stati Uniti d'America sarebbero un Paese in cui andrei, se potessi muovermi.
Ci sono forme di preghiera anche in altre preghiera.
Forse, questi giorni ci dovranno fare riflettere molto.
Oggi, noi non abbiamo neppure la libertà di potere andare in chiesa per la messa o per le altre funzioni.
Il rapporto con Dio, per chi crede, è importante.
Religioni come quella cattolica, sono religioni di comunità.
Non basta pregare in casa propria ma si deve partecipare anche a cerimonie e sacramenti.
Purtroppo, le circostanze impediscono ciò.
Allora, si dovrà pregare con maggiore intensità.
Qui sono a rischio le nostre libertà individuali (che sono sacrosante) e la nostra identità culturale di popolo e di persone.
Per esempio, per me, che sono cattolico, è una sofferenza non potere andare a messa.
La messa fa parte della vita di chi crede.
Anche questo è un sacrificio per fermare questo virus.
Allora, anche la preghiera aiuta.
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