Il titolo del video di Nicola Porro (nella foto) è eloquente e recita: "Piano piano ci rubano la libertà".
La copertina non è meno eloquente e mostra il premier Giuseppe Conte ed il suo braccio destro Rocco Casalino.
Ora, a noi viene detto di stare a casa per prevenire il contagio da Coronavirus e questo, visto il particolare momento, è corretto.
Però, il rischio è che noi alla fine ci facciamo piacere codesta situazione e che anche dopo questa buriana noi ci accettiamo le limitazioni delle nostre libertà.
Inoltre, vi sono alcuni che "sono più eguali di altri".
Per esempio, Papa Francesco è andato in giro per Roma per un suo pellegrinaggio.
Posso anche capire le ragioni di fede (sono cattolico anch'io) ma il Papa non avrebbe potuto evitare di farsi quella passeggiata, rischiando di esporre sé stesso e la sua scorta al contagio?
Inoltre, anche Casalino con il suo partner è andato in giro?
Perché noi non possiamo girare e loro sì?
Queste persone avrebbero dovuto dare il buon esempio.
Inoltre, la burocrazia romana si è attaccata a cavilli legali per non fare realizzare l'ospedale nella Fiera Milano.
Ora, per emergenza, noi dobbiamo rispettare delle regole che di fatto violano la nostra libertà.
Però, fregandosene dell'emergenza, la burocrazia romana ha rotto l'anima attaccandosi a dei cavilli legali per non fare realizzare un'opera utile.
Qui ci sono in gioco la nostra libertà di popolo e le nostre identità di persone.
Per esempio, se (disgraziatamente) questo status andasse avanti, io (per esempio) potrei essere costretto a non andare in Sicilia o in Abruzzo.
La mia identità personale è in parte meridionale.
Dunque, io non voglio fare delle polemiche ma voglio indurre tutti ad una seria riflessione.
La salute è un diritto come lo è la libertà.
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