Il nostro eroe del momento, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che critichiamo quando non ci piace ciò che fa e lodiamo quando fa cose che ci piacciono, come avrebbe detto l'indimenticabile Catalano di "Quelli della notte", ormai lo sapete tutti, chiama il coronavirus, "Il virus cinese".
Questo non piace ai custodi della Newspeak, il nuovo lessico in cui come nel capolavoro di George Orwell, "1984", sono estromesse tutte le parole che non piacciono al Partito dell'Amore.
Una indignata paladina dell'Amore, gli chiedeva perché continuava a specificare che il virus è cinese, peccando, in questo modo, di discriminazione nei confronti dei cinesi.
Nella testolina di questa bambolina, evidentemente ogni specificazione che identifichi qualcosa, ogni sostantivo o aggettivo sostantivato dovrebbe essere abolito, soprattutto quando si tratta di cose negative. Quindi, si potrà continuare a dire che la pizza e i mandolini sono specialità italiane, ma non si potrà più dire che lo è anche la mafia.
Il presidente americano, uomo vecchio stampo, a cui è stato insegnato da bambino che è corretto chiamare le cose con il nome che le definiscono, ha risposto alla bambolina dicendole che chiama il coronavirus il virus cinese perché viene dalla Cina.
E dalla Cina viene anche la propaganda anti-americana secondo cui questo virus con cui il paese del Dragone ha appestato il mondo sarebbe stato importato dai soldati americani, come ha dichiarato Lijian Zhao, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, il quale, creando una certa suspance, ha anche aggiunto che presto giungeranno informazioni molto importanti su come il virus abbia avuto origine in America. Probabilmente le informazioni verranno fornite direttamente da Giulietto Chiesa e Diego Fusaro.
Nel frattempo, prima che giungano a noi le schiaccianti prove della colpevolezza americana, prodighiamoci senza sosta nel ringraziare il Partito Comunista cinese per inviarci aiuti sanitari, senza mancare di lodare il modo in cui il suo apparato repressivo avrebbe "risolto" il problema.
Presto, si spera, si potrà di nuovo abbracciare i cinesi, per quanto ha fatto il loro governo per aiutare a debellare il virus che inizialmente ha strenuamente cercato di occultare e per il quale cerca di incolpare gli Stati Uniti".
Le cose vanno dette senza se e senza ma: il Coronavirus COVID-19 è un virus cinese.
Il presidente USA Donald Trump ha perfettamente ragione.
Su questo non ci sono dubbi.
Non è razzismo ma è un dato di fatto.
Il virus parla cinese.
Il Coronavirus proviene dalla Cina.
Esso è nato in Cina e da lì si è diffuso fino a noi.
La Cina è un Paese governato da un regime totalitario.Proprio perché il regime cinese è totalitario, ciò che dicono i suoi esponenti deve essere preso con le dovute cautele.
Su dieci parole dette dagli esponenti politici cinesi, almeno sette o otto sono di dubbia veridicità.
Voi vi fidereste di una persona abituata a nascondere le cose?
In Cina, è accaduto esattamente questo.
Finché hanno potuto, le autorità cinesi hanno nascosto l'epidemia.
Poi, quando non è più stato possibile occultare la cosa, la quale è divenuta evidente a tutti, i cinesi hanno dato l'allarme.
Però, essi volevano "rifarsi la verginità".
Dovevano accusare qualcuno e hanno scelto il loro bersaglio più facile: gli Stati Uniti d'America.
Così, per "rifarsi la verginità", i cinesi hanno scelto di accusare gli Americani.
Questo è un dato di fatto.
È un dato di fatto anche che i cinesi pensino solo a loro stessi.
Lo hanno sempre fatto.
Basti pensare al dumping dei prodotti cinesi.
I cinesi esportano prodotti, invadendo il mercato di altri Paesi.
I prodotti cinesi hanno un costo più basso di quelli locali.
Quindi, le aziende locali sono danneggiati.
Inoltre, in Cina, vi è la questione del falso "Made in Italy", il quale peggiora le cose.
I cinesi pensano solo a produrre e al loro interesse.
Oggi, i cinesi ci mandano qui le mascherine e le attrezzature, le quali (in realtà) non sono un regalo.
Xi Jinping non è un filantropo né un buon samaritano
I cinesi sanno che ora l'economia italiana è in crisi.
Sanno che le nostre aziende stanno saltando, perché non fatturano.
Dunque, i cinesi sarebbero pronti non solo ad "aiutarci" a livello sanitario ma a "darci una mano" anche a livello economico.
Dalla salute all'economia, il salto può essere molto breve.
Su "Limes Online", vi è un articolo che ne parla.
Avere una Golden share nell'economia significa avere anche il controllo politico di un Paese.
Francamente, sarebbe inquietante essere controllati da Pechino.
Di questo, scriverò in seguito.
Si fa peccato a pensare male ma ci si azzecca.
Comunque, piaccia o meno, il virus COVID-19 è cinese.
Questo non può essere smentito.
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