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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 9 marzo 2020

La fine dei capisaldi ideologici della sinistra

Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Max Del Papa che è intitolato "Il coronavirus fa strage dei capisaldi ideologici della sinistra: le accuse di razzismo, la guerra alla plastica, la scienza".

Ne riporto questo stralcio:

"Il coronavirus fa strage della solita realtà ideologica, irreale, zeppa di luoghi comuni, di fughe dalla logica, ma gli ideologizzati a tempo pieno non lo digeriscono, reagiscono ringhiando. Il segretario Pd Zingaretti annuncia di essere contagiato e scatta la solidarietà ideologica. E lo è, ideologica, perché patisce falle da tutte le parti, perché proviene dai soliti restiamo umani che non si tengono dall’augurare lo sterminio, per via virale, dei Salvini, delle Meloni. È curiosa però la percezione italiana dei politici: vengono infamati per tutto, anche per ciò di cui non sono responsabili, “piove, governo ladro”, ma appena uno di loro si trova in difficoltà tutto è perdonato, riceve più attenzioni, più solidarietà del normale cittadino zero, del paziente nessuno. I positivi al coronavirus sono migliaia, ma passano come effetti collaterali, inevitabili. Il politico di potere invece merita o comunque riscuote ogni scrupolo, ogni preoccupazione, ogni giaculatoria: il servilismo naturale dell’italiano da nord a sud, quello del “servo suo sior” e quello del “vossia comanda”, si combina con la strategia, maldestra ma pavloviana, per censurare, per spegnere i cervelli e impedire la riflessione: che il segretario di sinistra, peraltro asintomatico, possa e debba guarire è un augurio e una certezza. Però rivolte alla persona. Non al politico. Del politico vanno rimarcati i messaggi, i comportamenti sconsiderati o temerari, gli inviti ad abbracciare i cinesi, gli aperitivi con la meglio gioventù del partito, il compatimento ostentato verso chi temeva quanto si andava verificando: non dovremmo farci caso? Non dovremmo ricordarlo?" .

Sono concorde con queste parole.
Umanamente, vi deve essere la massima solidarietà verso Nicola Zingaretti.
Politicamente, però, si deve rimarcare il fatto che questo Coronavirus stia ammazzando ideologicamente la sinistra.
Prima che l'epidemia esplodesse qui in Italia, il centrodestra ed i governatori del Nord chiedevano al governo di mettere in quarantena tutti coloro che venivano da fuori.
Il governo rispondeva picche ed i partiti che lo sostengono facevano campagne contro un presunto razzismo.
Si erano  visti gli esponenti dei partiti di governo fare campagne come quell'abbracciare un cinese, come se ci fosse stata un'ondata di razzismo.
In realtà, si chiedeva di mettere in quarantena tutti coloro che venivano da fuori, compresi gli italiani.
Questo è stato un messaggio sbagliato che ha portato molti a sottovalutare il Coronavirus.
Ora, questa cosa genera imbarazzo.
Chi oggi rimarca certe questioni, facendo notare gli errori del governo, viene attaccato ed accusato di sciacallaggio.
Pure io sono stato attaccato.
Una persona ha messo in dubbio persino le mie competenze in materia.
Rispondo a codesta persona, facendole notare che io sono diplomato in chimica e microbiologia.
Dunque, non sarò laureato ma conosco abbastanza bene i virus ed i batteri.
Quindi, prima di esprimere certe scemenze, le persone contino fino a 100.
Inoltre, non sono stati ascoltati esperti veri come il professor Roberto Burioni ed altri virologi.
Potete leggere su "Libero". 
Comunque, il dato di fatto è che questo governo ed i partiti che lo sostengono hanno fatto solo una campagna ideologica e che non hanno implementato tutte le misure atte ad impedire lo scoppio dell'epidemia nel nostro Paese.
Questo è un dato di fatto ed è incontrovertibile.
Non può essere smentito.
Oggi, si paga il prezzo di ciò.
Si vede una Lombardia di fatto bloccata, con tutte le conseguenze che scaturiscono da ciò.
Questo Coronavirus segna il fallimento ideologico della sinistra, quella sinistra che pensava di avere la verità in tasca e di essere depositaria della scienza.
Mentre l'epidemia stava invadendo il nostro Paese, questa sinistra pensava che i problemi veri fossero il già citato presunto razzismo, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e la plastica. 
Termino, rispondendo nuovamente a chi mi attacca.
Forse non si è capito che io sono "posseduto da uno spirito anglosassone e liberale".
Anzi, sono un conservatore-liberale. 
Ergo, io non sono mai stato servile di fronte al potere.
Lo riconosco legittimamente ma quando lo si deve criticare non mi tiro indietro.
Sulla questione del Coronavirus, il potere è più che criticabile.
Per me, lo Stato deve essere servo e non servito.
Penso che la stampa non debba essere il "cane da compagnia del potere" ma il "cane da guardia che difende la democrazia".
Io sono così e nessun "esorcista catto-comunista" riuscirà a fare uscire questo "spirito" da me.




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Ringrazio un caro amico di questa foto.