Di Battista contro Draghi? Rischia di essere una farsa

Su "Panorama", vi è un articolo di Marcello Veneziani che è intitolato "Il ritorno di Dibba contro i Draghi".
Che l'attuale governo presieduto da Giuseppe Conte non sia visto come forte e durevole pare un dato di fatto.
Così, circola il nome di Mario Draghi, ex-presidente della Banca Centrale Europea, come possibile capo di un nuovo governo istituzionale.
Intanto, l'esponente del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista rientra in Italia e non nasconde le sue velleità di governo.
Draghi appare come un jolly delle istituzioni.
Egli è nominato come possibile presidente della Repubblica, come possibile premier o in qualsiasi altra potenziale carica.
Draghi è garante del sistema di questa Unione Europea e non solo.
Di Battista, invece, si presenta come l'antisistema.
Tuttavia, il suo stesso movimento, il Movimento 5 Stelle, è diventato una stampella del sistema.
Lo dimostra il fatto che governi con il Partito Democratico a livello nazionale e che stringa alleanze con il medesimo a livello regionale.
Per esempio, si è alleato con il Partito Democratico in Umbria (ove ha perso) e sta facendo lo stesso in Liguria.
Dunque, il Movimento 5 Stelle non è più credibile come movimento antisistema.
La funzione del Movimento 5 Stelle è stata quella di incanalare il malcontento verso il sistema per avere il consenso e per poi diventare il massimo garante di questo stesso sistema.
Quindi, si tratta solo di una farsa che rischia di mandare a rotoli quella cosa è insita in una vera democrazia, l'alternanza.
Questo è pericoloso.