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mercoledì 14 agosto 2019

Roncobilaccio non può morire



L'Autostrada A1 Direttissima o Variante di Valico dell'Autostrada A1 tra Bologna e Firenze è stata fatta.Questo è molto importante perché rende più sicuri ed efficienti i trasporti tra il nord ed il sud del nostro Paese, attraverso l'Appennino tosco-emiliano.
Però, vi è anche il rovescio della medaglia e riguarda il vecchio tratto autostradale, che è stato ribattezzato con il nome di Autostrada Panoramica.
Questo tratto è quello con il famoso svincolo di Roncobilaccio.
Per la cronaca, Roncobilaccio non è un Comune ma è una frazione del Comune di Castiglione dei Pepoli, in Provincia di Bologna.
Per lunghi anni, quando vi era solo il tratto dell'Autostrada A1 che è stato ribattezzato Autostrada Panoramica, i turisti erano molto presenti nella zona e portavano introiti.
Il 23 dicembre 2015, è stata aperta al traffico l'Autostrada A1 Variante di Valico o A1 Direttissima e questo ha cambiato molte cose.
La maggioranza del traffico è andata sulla nuova autostrada e le comunità vicine a quella storica hanno visto un calo dei turisti.
Eppure, l'Autostrada Panoramica tocca zone e monumenti importanti.
Per esempio, a Grizzana Morandi, vicino a Rioveggio, vi è la Rocchetta Mattei.
Uscendo a Roncobilaccio, si va al Santuario della Madonna di Bocca di Rio, che è il secondo santuario mariano più importante dell Provincia di Bologna, dopo quello della Madonna di San Luca.
Inoltre, vi sono scorci panoramici ed aree naturali molto belle.
Dunque, si deve ripensare la funzione dell'Autostrada A1 Panoramica.
Per esempio, nei periodi primaverili ed estivi si potrebbe chiudere l'Autostrada A1 Panoramica per qualche giornata, per fare degli eventi legati al ciclo-turismo, magari con dei mercatini con i prodotti realizzati dalle aziende e dagli artigiani della zona lungo tutto il tracciato.
Il traffico potrebbe essere deviato sull'A1 Direttissima.
Inoltre, nelle aree di servizio "Roncobilaccio est" e "Roncobilaccio ovest" si potrebbero allestire degli stand con i prodotti agroalimentari (e non solo) delle aziende della zona.
Oltre agli stand, nelle medesime aree di servizio si potrebbero creare degli sportelli in cui un turista potrebbe chiedere informazioni riguardo a quello che si potrebbe visitare nella zona, come anche riguardo agli eventi che si farebbero in essa.
La stessa cosa si potrebbe fare nelle aree di servizio "Cantagallo" e "Bellosguardo".
Quest'ultima è in costruzione.
Dunque, si dovrebbe ripensare l'autostrada nelle sue funzioni, per potere garantire alla gente del posto il lavoro e per arginare in questo modo lo spopolamento dell'Appennino, il quale è luogo ricco di cultura, di storia e di paesaggi.
Questo mio articolo non è contro l'Autostrada "Direttissima" ma è per dare uno stimolo costruttivo per potere riqualificare una zona pregevole sul piano paesaggistico, culturale e religioso.

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