Il premier Giuseppe Conte si è dimesso, lanciando bordate all'oramai ex-ministro degli Interni Matteo Salvini.
Salvini ha risposto a tono.
Mentre questi parlava, la senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà ha iniziato a mostrare cartelli e ad urlare.
Su "L'Occidentale", vi è un interessante articolo che ne parla e che è intitolato "Se per far scattare la Cirinnà basta citare “mamma” e “papà”".
Dell'articolo, scritto da Federica Ciampa, riporto questo stralcio:
"A ben vedere,basta poco per farla scattare: è, infatti, sufficiente nominare “la mamma e il papà“, parlare di controllo dell’immigrazione o sforare il minutaggio concesso di qualche secondo.
Ad ogni modo, fa sorridere che i paladini del rispetto della Costituzione e delle Istituzioni, poi si perdano in urla siffatte. Ma questo è il Parlamento ai tempi delle crisi di governo fatte di video, post e selfie".
Atteggiamenti come questo delegittimano la democrazia.
Bisogna mandare a casa simili personaggi, attraverso il voto democratico.
Questi personaggi parlano tanto di "democrazia" ma sono i primi a volere tappare la bocca agli altri, facendo simili scenate per non farle parlare o facendo campagne censorie, accusando gli altri di "seminare odio" e di "razzismo".
Se un personaggio come Monica Cirinnà tornasse a governarci, saremmo messi male.
Qui sta la vergogna!
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