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mercoledì 28 agosto 2019

Attenzione a non fraintendere Trump

I giornali parlano già di una "benedizione" dell'inciucio tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle da parte del presidente americano Donald Trump.
La realtà è diversa ed è riportata dal sito "Inside Over".
Riporto questo stralcio dell'articolo di Lorenzo Vita che è scritto sul succitato sito:

"Nell’immagine – poi bisognerà capire la sostanza nei prossimi mesi – questo G7 ha comunque provato una cosa. Trump è molto meno isolato di quanto possa sembrare. E i suoi Stati Uniti – quelli dell’America First – sono molto meno chiusi di quanto i critici abbiano mai pensato. Sono Stati Uniti diversi rispetto alle precedenti amministrazioni: ma non rivoluzionari. Seguono una strategia di ripiegamento strategico e hanno individuato nella Cina il vero grande avversario.

Ma per fare questo, a Trump serve l’Europa. E in Europa ha da subito individuato un governo amico: quello gialloverde. Per l’amministrazione americana è sempre stato fondamentale avere un’Italia che facesse da ponte tra le due sponde dell’Atlantico. E il governo italiano aveva tutte le carte in regola per essere uno dei maggiori alleati della Casa Bianca nello scacchiere euro-mediterraneo. Se non altro perché, nei due partiti di governo (Lega e Cinque Stelle) e nella persona del presidente Conte, Trump aveva trovato fondamentalmente tre ottime sponde. E il tweet di ieri l’ha confermato: la Casa Bianca sa che a Palazzo Chigi ha un uomo di cui si può fidare. Ed è proprio lui quella garanzia che cerca Washington anche in un momento in cui le certezze (almeno nel parlamento italiano) sembrano vacillare. Non tanto sull’allineamento agli Stati Uniti, visto che è una costante sia a destra che a sinistra della nostra politica. Quanto nel fatto di avere un esecutivo meno incline all’asse franco-tedesco (sponsorizzato anche dalla Cina) e soprattutto non schierato con quel sistema mediatico e politico che ha avversato in tutti modi l’ascesa di Trump e tutto ciò che esso rappresenta.

Conte a Trump piace. E anche molto. Ma attenzione a confondere il piano personale sul piano politico. Perché The Donald è uomo avvezzo a un uso particolarmente incauto dei social network. E assegnare un significato estremamente profondo a questo messaggio rischia di esagerare la portata di un tweet che significa sì, diverse cose, ma non un endorsement totale ai pentastellati e al Pd.

Innanzitutto, bisogna fare una premessa: Trump si muove su due binari, uno è quello personale, uno è quello politico. E il voler confondere i due piani è tipico di un uomo che è prima di tutto un business-man. Trump ha un ottimo rapporto con Conte (ricordiamo che lo stesso premier uscente si rivolge a lui come “Donald”) che nasce dal fatto che per il capo della Casa Bianca le relazioni si intessono faccia a faccia. Niente incontri multilaterali, niente eccessi di staff. Trump preferisce il confronto personale, il testa a testa, la risata, il dialogo. Che però non significa che questo modifichi il piano strategico del suo Paese. Tanto è vero che, durante Biarritz, ha scritto tweet positivi sui leader del G7. Così come ha reso dichiarazioni estremamente positive anche su quella stessa Angela Merkel considerata un vero e proprio rivale in sede europea"
.

In poche parole, il presidente americano apprezza il premier Giuseppe Conte ma questo non vuole dire assolutamente che sia favorevole all'accordo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.
Dunque, Conte dovrà fare una scelta: essere un fedele alleato ed amico degli USA di Donald Trump o l'essere legato a questa Unione Europea, che diverge dalle posizioni americane attuali.
Donald Trump vede in Conte la chiave per tenere i rapporti con l'Unione Europea e come "strumento di pressione" su di essa.
Tuttavia, la maggioranza che sosterrebbe Conte potrebbe avere idee diverse.
Infatti, il Partito Democratico è contrario a Trump, come anche una parte del Movimento 5 Stelle. 
Dunque, se Conte fosse troppo vicino a Trump, una parte della sua ipotetica maggioranza rischierebbe di essere contro di lui.
Se fosse troppo incline alle posizioni europeiste e di sinistra, Conte potrebbe alienarsi l'appoggio di Trump.
Prima, con il discutibile governo giallo-verde, Conte aveva la sponda della Lega di Salvini.
La Lega di Salvini è affine a Trump, sul piano ideologico.
Con un governo giallo-rosso (con una maggioranza costituita da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle) questa sponda non ci sarebbe più.
Dunque, il governo giallo-rosso non sarebbe solo un governo con una maggioranza non figlia di elezioni ma sarebbe anche un governo debole.
Le lobby europee (o meglio franco-tedesche) avrebbero vita facile ad imporre la loro visione al nostro Paese.
Il Partito Democratico al governo favorirebbe ciò.
Per quanto potesse essere stato discutibile, per Trump, Conte con Salvini era una strumento di pressione sull'Unione Europea.
Conte con il Partito Democratico rischia di essere l'esatto contrario. 
Questo sarebbe per noi una catastrofe.
Per questo, è bene andare a votare il più presto possibile. 

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