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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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giovedì 22 agosto 2019

La questione della Bibbia

Domenica, ho avuto un bellissimo colloquio telefonico con l'amica Silvia Morelli.
Lo debbo dire: Silvia è davvero fantastica.
Ella è coltissima ed è molto preparata.  Dovremmo parlare più spesso.
Siamo stati al telefono per un'oretta ma anche se fossimo stati per due ore non mi sarebbe dispiaciuto.
Amici così sono un bene per l'anima.
Abbiamo parlato di tante cose.
Il discorso è caduto sulla questione della Bibbia.
Come tutti noi ben sappiamo, la Bibbia che noi leggiamo nelle nostre chiese altro non è che una traduzione dei testi originali.
Ora, la storia delle traduzioni della Bibbia è molto lunga.
Penso, per esempio, alla traduzione greca dell'Antico Testamento, la Torah ebraica, detta "dei Settanta", che fu fatta tra il III ed il I secolo A.C.
Purtroppo, come (giustamente) ha osservato Silvia, le traduzioni presentano degli errori.
Questo non inficia il principio di infallibilità delle Scritture, che è un principio dottrinale riconosciuto da noi cristiani.
Infatti, per noi cristiani, le Scritture furono ispirate da Dio.
Però, le traduzioni errate creano errori nella fede.
Un caso (per esempio) è quello dei Testimoni di Geova.
Il movimento religioso dei Testimoni di Geova fu fondato dal predicatore americano Charles Taze Russell (16 febbraio 1852-31 ottobre 1916).
I Testimoni di Geova dicono di essere gli "studiosi internazionali della Bibbia" e di "applicarla alla lettera".
In realtà, essi non si rifanno alla Bibbia originale ma alla sua traduzione fatta dal protestante inglese William Tyndale (1494-6 ottobre o 6 novembre 1536).
Così, il tetragramma che indicava il nome di Dio, YHWH, venne vocalizzato, in modo arbitrario, e divenne Jehovah, Geova.
Ora, non mi pare che gli antichi ebrei abbiano mai vocalizzato il tetragramma, dato che essi consideravano il nome di Dio come qualcosa di così sacro da non potere neppure essere letto.
La Vulgata che noi possiamo leggere, per esempio, sul sito del Vaticano non è quella quella di secoli fa perché subì delle revisioni.
Inoltre, quasi tutte le analisi storiche dicono che Tyndale si sia rifatto alla Vulgata di San Girolamo (IV secolo D.C.) che nel tempo subì delle revisioni.
Questo voleva dire che in alcuni punti la Vulgata non era conforme ai testi originali.
Dunque, i Testimoni di Geova applicano alla lettera non la Bibbia vera ma una traduzione basata su un'altra traduzione che conteneva degli errori.
Oggi, la Chiesa cattolica ha rivisto anche le traduzioni nella lingua attuale.
Questo è un bene.
Infatti, un testo sacro è il fondamento di una religione.
Esso può essere tradotto per essere reso comprensibile a tutti ma se la traduzione fosse errata la fede stessa ne risentirebbe.
Dunque, le traduzioni debbono essere più aderenti possibili ai testi originali, per potere preservare la fede.


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