Su "Controverso Quotidiano", ho trovato un articolo intitolato "Il gesuita Boulad al Papa: “Basta ingenuità sull’Islam”".
L'articolo riporta le parole di padre Boulard, un gesuita egiziano, il quale ha messo in guardia tutti dall'essere troppo concilianti nei confronti dell'Islam.
Ne riporto questo stralcio con le parole di padre Boulard:
"La massiccia migrazione verso l’Europa, principalmente da parte di paesi musulmani, che lui sostiene, dimostra che perde di vista i gravi problemi sociali che si presenteranno: la non integrazione e assimilazione dei musulmani nei paesi ospitanti, le incompatibilità dell’Islam con i diritti umani, laicismo, libertà e uguaglianza – per non parlare delle contraddizioni nelle dichiarazioni del Papa. I musulmani non si sono mai integrati nei paesi da loro invasi. Piuttosto, hanno costretto i paesi conquistati a perdere – spesso in modo permanente – le rispettive identità etniche e culturali, le loro religioni, le loro lingue e le loro tradizioni. Questo è un problema serio che si pone sempre più con l’Islam politico in Europa. Il Papa sembra ignorare la storia delle conquiste musulmane e dei problemi sociali che l’Islam politico pone all’Europa. Questo mette in pericolo le identità europee, le loro tradizioni e le loro radici giudeo-cristiane".
La storia dovrebbe insegnarci molto.
Per parte di madre, io sono originario di una terra che con l'Islam ebbe a che fare: la Sicilia.
Dall'827 al 1091, la Sicilia fu in mano agli Arabi.
Durante il dominio arabo, per i non musulmani (come ebrei e cristiani) ci furono restrizioni di ogni tipo.
Per esempio, i cristiani potevano ristrutturare le chiese ma non potevano costruirne di nuove.
I non musulmani dovevano radersi la parte anteriore del capo, per non confondersi con i musulmani.
Alcune chiese, come la cattedrale di Palermo, furono prese dai musulmani e convertite in moschee.
I non musulmani dovevano pagare una tassa, detta "jiziya", per la loro fede.
In strada, quando passava un musulmano, il non musulmano doveva cedergli il passo.
Insomma, nell'Islam vi era la logica della conquista militare di un territorio.
Purtroppo, questa logica è ancora presente.
L'Islam aspira ancora a conquistare quella che il sultano turco Mehmet II (29 marzo 1432-3 maggio 1481) chiamò "Mela Rossa", ossia la città di Roma.
L'Islam è a tutti gli effetti un sistema politico e giuridico che punta a dominare le popolazioni non musulmane che risiedono in un territorio.
Oggi, esso fa quello che faceva in passato, anche se molti musulmani fanatici di oggi ricorrono con più frequenza alla "taqiyya", ossia, la "dissimulazione" .
Infatti, le nostre città sono piene di veri e propri quartieri che sono enclave musulmane.
Con il nostro tasso di natalità basso, i musulmani (che dissimulano il loro fanatismo) puntano a diventare preponderanti, per poterci dominare.
Questo è dimostrato dai fatti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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