Quando si parla di amicizia...

In questo periodo di dolore e di immobilità forzata, a causa dell'incidente di domenica, mi è capitata una cosa bellissima.

Mi è stato recapitato un biglietto molto grazioso dell'amica Silvia Morelli, con una sorpresa.
Nel biglietto, ho trovato questa bella banconota da 20 Shekel israeliani.
La cosa mi ha riempito il cuore di gioia e mi sono commosso.
A prescindere dalla mia passione per la numismatica e dalla mia simpatia per Israele, ho apprezzato tantissimo il gesto in sé.
Silvia ha fatto questo per amicizia.
Questo dimostra che ci può essere una distanza fisica di parecchi chilometri ma quando ci si vuole bene veramente, l'amicizia, quella cosa che in greco è chiamata "philia", come potete leggere nell'enciclica di Papa Benedetto XVI "Deus Caritas est", esiste sempre.
Silvia l'ha dimostrato apertamente e non solo con questo gesto.
Ho apprezzato anche le belle parole che mi ha scritto sul biglietto, le quali confermano ciò.
Tra l'altro, so che ella sta lottando contro le malattie che ha.
Silvia soffre di fibriomialgia e di morbo di Crohn, due malattie che rovinano veramente la vita della persona che ne soffre.
Faccio notare prima o poi coglierò l'occasione di parlare di codeste malattie.
Quindi, il gesto di Silvia ha per me un valore doppio.
Di questo, sono grato a Silvia perché mi sta dando una bella lezione e credo che (leggendo questo articolo) la dia a tutti noi.
Tanti anni fa, io vivevo in campagna e facevo delle cene con altre persone.
Il posto c'era ed era possibile fare delle cene all'aperto.
Nel 1997, mi trasferii qui in paese.
Dal trasferimento ad oggi, tanti di quegli "amici" si allontanarono.
Se qualcuno pensa che l'amicizia si faccia con cene e convivi commette un errore.
Infatti, è molto facile fare gli amiconi quando ci sono certe possibilità.
Però, l'amicizia è ben altra cosa.
Silvia l'ha dimostrato.
La ringrazio di cuore e la menzionerò sempre nelle mie preghiere.