Su "Il Sussidiario", vi è un articolo di Niccolò Magnani che è intitolato "Stati Uniti vs Papa Francesco/ Viganò, Bannon e lobby: piano Usa per farlo dimettere".
Ne riporto questo stralcio:
"Non è certo la prima volta che gli Stati Uniti d’America manifestano della sostanziale insofferenza per il magistero di Papa Francesco,ma quanto contenuto nell’ultimo libro “Come l’America vuole cambiare Papa” scritto dal giornalista Nicolas Senéze, del quotidiano cattolico francese “La Croix” mostra nel dettaglio un “piano” segreto che negli ambienti che contano americani avrebbero messo a punto per “liberarsi” del Pontefice. Sudamericano, con simpatie “comuniste” mai negate e con una costante linea di difesa dei poveri e dei migranti, Oltre Oceano non viene considerato come un “amico degli Usa”. Per questo motivo dai casi di Mons.Viganò (ex Nunzio che in più occasioni ha accusato il Papa di aver nascosto il dramma della pedofilia in alcuni prelati in Cile e California, arrivando anche a chiedere le dimissioni di Francesco) alle “mire” di Steve Bannon fino all’insofferenza di Donald Trump: la lista di poco “propensi” a seguire Papa Francesco è abbastanza lunga e lo si comprende appieno nel nuovo libro destinato a far discutere e non poco negli ambienti ecclesiali e non".
Le lobby nella Chiesa ci sono sempre state.
Penso al XVI secolo, in cui ci furono Papi legati al partito filo-spagnolo e succubi dell'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V.
Penso anche al caso del cardinale siciliano Mariano Rampolla (17 agosto 1843-16 dicembre 1913) che alla morte di Papa Leone XIII non divenne Papa per via del fatto egli si fosse riappacificato con la III Repubblica Francese.
Al suo posto, divenne Papa il cardinale veneto Giuseppe Melchiorre Sarto, che da Pontefice prese il nome di Pio X (2 giugno 1835-20 agosto 1914).
Quest'ultimo fu anche vescovo qui a Mantova.
Come i sostenitori di Papa Francesco possono dire che le lobby conservatrici americane vogliano buttarlo giù, così i conservatori (tra i quali mi annovero pure io) possono pensare che il suo predecessore Papa Benedetto XVI si sia dimesso per colpa delle lobby europee e dei progressisti americani.
Dunque, la cosa non mi sorprende.
Semmai, quello che mi preoccupa è l'operato dell'attuale Papa.
Sembra che l'attuale Papa voglia proporre una Chiesa più simile ad un sindacato.
Per esempio, l'interventismo di Papa Francesco nell'attuale politica italiana può essere preso come la dimostrazione di ciò.
L'attuale Papa parla più di migranti e di Palestina che di ciò che riguarda la fede.
Questo è un male perché crea divisione nella Chiesa e ciò può portare a conseguenze molto gravi.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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