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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 23 agosto 2019

Il capo dei gesuiti pratica l'eresia?

Su "La Nuova Bussola Quotidiana", vi è un articolo intitolato "Gli esorcisti: "ll capo dei gesuiti è fuori dal Magistero"".
Ne riporto questo stralcio:

""La posizione di Abascal, pertanto, si pone all’infuori del magistero ordinario e straordinario-solenne". Dopo la "sparata" del diavolo come simbolo da parte del superiore dei Gesuiti, la scomunica arriva all'associazione che riunisce gli esorcisti italiani. L'intervista a Tempi rilasciata da padre Sosa Abascal, papa nero della Compagnia di Gesù ha - come comprensibile - suscita un'ondata generale di sdegno e sgomento in buona parte del mondo cattolico. A 24 ore da quelle parole però, la posizione più ferma e autorevole arrivata a condannare quelle parole è proprio di quegli uomini sacerdoti che sono abituati a "maneggiare" possessioni e attacchi del demonio. Il quale oltre che esistere ha anche una natura personale e non è semplicemente un simbolo. Ecco il comunicato integrale dell'AIE che nel condannare le parole di Abascal, getta una luce inquietante su come sia possibile che un rappresentate così importante della gerarchia cattolica possa scivolare impunemente in queste eresie ed essere certo di non essere corretto".

Avete letto bene?
L'Associazione Internazionale degli Esorcisti ha condannato la posizione del superiore della Compagnia di Gesù, padre Arturo Sosa Abascal, il quale ha detto che il diavolo esiste solo simbolicamente.
Questo è pericoloso.
Infatti, il diavolo esiste.
Come disse l'esorcista padre Gabriele Amorth (1° maggio 1925-16 settembre 2016), il diavolo è uno spirito, un essere dotato di grande intelligenza ma malvagio.
Egli fa del male per il gusto di fare del male.
Non credere nell'esistenza del diavolo significa non credere neppure in Dio e questo è fare un favore al maligno.
Dunque, la posizione di padre Abascal è quantomeno discutibile.
Insomma, sono passati i tempi in cui i gesuiti difendevano la dottrina cattolica.
Questo è veramente avvilente.
Se chi combatteva le eresie è oggi diventato eretico, significa che dentro la Chiesa vi è una crisi profonda.
Il fondatore della Compagnia di Gesù, Sant'Ignazio di Loyola (1491-31 luglio 1556),  si starà rivoltando nella tomba.
Si vuole trasformare la Chiesa in una sorta di associazione che parla solo di migranti e di politica (comunista) e che perde di vista Dio, Gesù Cristo e le cose delle anime.
Da cattolico, io trovo inammissibile tutto ciò e penso che servano provvedimenti radicali che riguardano persino la revisione delle traduzioni della Bibbia.
Come disse il re danese Cristiano II (2 luglio 1481-25 gennaio 1559), "le mezze misure sono inutili; le cure che danno una bella scossa all'intero corpo sono le migliori e le più sicure".
Certo, il sovrano danese disse queste parole in un altro contesto ma il senso è lo stesso.
Alla Chiesa, serve una vera riforma che la riporti alla sua missione spirituale.
Qualcuno vorrà capire ciò?



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Ringrazio un caro amico di questa foto.