Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

giovedì 29 agosto 2019

W re Carlo I Stuart

Su "Ticino Live", vi è un articolo di Chantal Fantuzzi che è intitolato "Boris Johnson come Carlo I ? Il sovrano prima d’esser decapitato disse “Remember…”".
Ne riporto questo stralcio:

"Nella fretta mattina del 30 gennaio del 1649, una regale testa cadde sotto i colpi della scure per alto tradimento. La Guerra Civile Inglese si concludeva così con la decapitazione del Re, per mano dei Parlamentari opposti al di lui assolutismo e dei puritani, opposti al di lui credo cattolicizzante. Dopo due parlamenti convocati nove anni prima, il Parlamento Corto, sciolto appena dopo tre settimane, e Il Parlamento Lungo, fu ben chiaro che il parlamento non era favorevole al re: le sue aspirazioni ad abolire la Magna Charta ,nonché il retaggio assolutistico derivatogli dal padre Giacomo I e dalla nonna Maria Stuarda, lo resero in breve un re inviso all’Inghilterra, nonché compromesso per presunte lettere sue e della moglie, la francese Maria Enrichetta, indirizzate ai cattolici d’Europa per una presunta, ascosa alleanza. Partita la regina per Parigi, Carlo I partì per la Scozia radunando un esercito, ma, sconfitto dal celebre Oliver Cromwell, vide il proprio declino militare, sino alla cessione (quasi a tradimento) da parte degli Scozzesi stessi del re, che si era affidato alle loro mani, ai Parlamentari. Processato, disconobbe sino all’ultimo l’autorità dei giudici e fu condannato da 59 commissari per alto tradimento. La tradizione vuole che il sovrano, prima del tragico momento, abbia sussurrato “Remember…".

Questa volta, Chantal mi ha toccato nel cuore.
Re Carlo I Stuart (19 novembre 1600-30 gennaio 1649) è il mio personaggio storico preferito.
Per me, è quasi come San Gabriele dell'Addolorata, il santo patrono della mia famiglia.
In effetti, re Carlo I è santo della Chiesa anglicana ma meriterebbe considerazione anche in ambito cattolico, avendo protetto molti cattolici durante il suo regno.
Ho avuto il piacere di scrivere il suo resoconto  agiografico.
Ora, re Carlo I faceva quello che facevano i monarchi del suo tempo.
Per questo, egli fu messo a morte per volere di Oliver Cromwell, un puritano fanatico che i progressisti presentano come un eroe ma che in realtà fu un sanguinario.
Il re non voleva più perseguitare i cattolici, tanto che cercò di ammorbidire la legislazione anticattolica del padre e predecessore, re Giacomo I.
Venendo al giorno d'oggi, il paragone con Boris Johnson mi pare in parte azzeccato.
Deve essere detta una cosa: nell'Inghilterra del secolo XVI e in parte di quello successivo, coloro che volevano un protestantesimo radicale erano una minoranza.
Anzi, ci furono molti che ufficialmente erano anglicani ma che segretamente erano cattolici.
Purtroppo, i protestanti (puritani) erano presenti  nel Parlamento e in esso facevano lobby.
Lo stesso dicasi per il Regno Unito di oggi con la Brexit.
La maggioranza del popolo britannico ha votato in favore della Brexit.
Dunque, perché mai il Parlamento dovrebbe bloccare ciò?
Se si è in una democrazia, che diritto ha il Parlamento di bloccare la Brexit, che è stata votata dal popolo?
Qui sta il punto.
Boris Johnson è perfettamente coerente.
Lui ha detto di volere portare avanti la Brexit e lo sta facendo.
Per questo, egli ha fatto bene a chiedere alla regina di tenere sospeso il Parlamento.
Altrimenti, si rischia di avere una minoranza che decide su una maggioranza.
Certamente, il contesto in cui operò re Carlo I non fu eguale a quello attuale.
Però (per certi versi) la sostanza è la stessa.
Dunque, gridiamo tutti: "W re Carlo I Stuart!".

Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Liberiamo l'Europa dall'ideologia "Green"

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.