l'amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione un articolo del blog "Gli Occhi della Guerra" (blog de "Il Giornale") che è intitolato "Belgio, la culla del terrorismo in Europa".
Ringrazio Angelo dell'aiuto che mi dà per questo blog e della vicinanza umana che mi dimostra in questo momento difficile per me, per via del ricovero di mio padre.
Egli è un buon amico e lo sta dimostrando e posso dire di sentirmi davvero fortunato di avere amici così.
Ora, parlo della materia in questione.
Il terrorismo è oramai presente qui in Europa e ha nel Belgio il suo cuore.
Esso si forma nei quartieri delle città belghe.
Oramai, noi dobbiamo prendere atto del fatto che il sistema di integrazione europeo è fallito.
In Paesi come Svezia, Francia e (per l'appunto) Belgio, si è deciso di rinunciare alle proprie radici culturali "in nome dell'integrazione".
Non si è capito che, di fronte a quel relativismo, nelle comunità islamiche ci sarebbe stata una radicalizzazione.
Così è stato.
Mentre noi (europei) abbiamo rinunciato alle nostre radici, loro (gli islamici) hanno mantenuto le proprie e (citando Edward Luttwak) un musulmano che diventa più musulmano rischia di radicalizzarsi a tal punto da arrivare a commettere atti terroristici, poiché nell'Islam vi è il concetto della fede imposta con la conquista militare, poiché nell'Islam manca un'esegesi del Corano e nel Corano vi sono le sure medinesi che hanno un carattere politico e che (per abrogazione) hanno sovrascritto le sure meccane, che sono pacifiche.
Questo è il problema.
Cordiali saluti.
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