Cari amici ed amiche,
l'amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione le parole del cardinale Paul Poupard, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura:
"Questa gente dimentica che non si può cancellare la storia. Chi lo dice, ha una visione ideologica della storia. Purtroppo, certi ambienti a nome della laicità promuovevano e stanno promuovendo il laicismo, e sono due cose diverse. Per me, la laicità è la garanzia giuridica di libertà di coscienza di tutti i cittadini, invece il laicismo è l’adozione di una ideologia e di una concezione di vita che esclude tutte le altre. Purtroppo, la gente attualmente al potere ha dimenticato anche che il primo compito di un responsabile politico è di lavorare per l’unione della nazione, e non di alimentare gli antagonismi.".
Ringrazio il buon Angelo.
Lo ringrazio per gli spunti che mi dà per questo umile blog e per la vicinanza umana in questo momento non facile.
Mio padre è stato operato al cuore e fino ad ora sembra che tutto stia andando bene.
Angelo (come altri amici) ha mostrato di esserci.
Lo ringrazio doppiamente.
Ora, discuto il tema.
Una civiltà può essere uccisa in due modi: con un'arma di distruzione di massa o facendo in modo che essa abbandoni la sua cultura.
Il laicismo è il secondo dei due modi prima descritti.
Per il laicismo si tolgono i simboli della cultura e della storia di un popolo.
In nome del "dialogo" si tolgono festività e si arriva persino a manomettere la storiografia da insegnare nelle scuole.
Questo, a poco a poco, fa morire il popolo.
Come un cancro che devasta il corpo di una persona, il laicismo uccide il popolo dall'interno.
Infatti, con questo principio che, "in nome dell'accoglienza dell'altro", il popolo rinnega la sua storia e la sua cultura.
La gente inizia a dimenticare ogni cosa e quel popolo (di fatto) non esiste più.
Qui in Europa sta accadendo esattamente questo e gli effetti si stanno vedendo.
Si sta perdendo l'identità e senza identità un popolo muore.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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