Cari amici ed amiche,
vi invito a leggere l'articolo del blog "Gli Occhi della Guerra", blog de "Il Giornale", che è intitolato "La Cina tifa Macron?".
Dell'articolo, riporto questo stralcio:
"A ridosso delle presidenziali francesi la Cina lancia il suo endorsment più o meno velato verso Emmanuel Macron. “Qualsiasi cosa accada saremo in una profonda trasformazione politica”. Queste le parole di Dominique Reynie, professore di Scienze Politiche all’Università SciencesPo di Parigi in merito alle prossime presidenziali, riportate da Bloomberg. La grande ascesa di Melenchon e il recente attentato nel cuore della capitale francese possono infatti far prevedere un ballottaggio tra i due partiti più “estremisti” dello schieramento.
La Cina non vuole i populisti
C’è però chi vuol rovinare la festa ai movimenti cosiddetti “populisti”. L’intenzione è di far rientrare la Francia nei ranghi di una più austera euroamicizia. Emmanuel Macron, descritto dai principali media internazionali, come innovatore, è in realtà il più conservatore tra i candidati. Crede nella bontà del progetto dell’Unione europea. Confida ancora nella moneta unica. Macron vuol soprattutto continuare a far viaggiare la Francia sull’instabile binario della globalizzazione.".
Oggi, in Francia si vota per il primo turno delle elezioni presidenziali.
Diciamo pure che Emmanuel Macron sia il candidato più vicino all'establishment che oggi governa l'Unione Europea.
La Cina tifa Macron, perché così le sarà permesso di continuare a fare dumping in Francia e in Europa.
L'Unione Europea tifa Macron, perché così potrà sopravvivere.
Macron si presenta come innovatore ma in realtà egli vuole mantenere lo status quo, nonostante i disastri combinati.
Macron rappresenta l'establishment di chi difende questo Euro fallimentare, questa Unione Europea burocratica e le politiche pro-immigrazione.
Io penso che sia arrivato il tempo di cambiare.
Non sono l'unico a pensare ciò.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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