il giornalista e blogger Gabriele Del Grande è rientrato in Italia, dopo quattordici giorni di prigionia in Turchia.
Del Grande è stato arrestato sul confine turco-siriano, in una zona in cui non era consentito l'accesso.
Per andarci, i giornalisti dovevano (e debbono tuttora) essere muniti di accredito stampa rilasciato dalle autorità di Ankara, ma il reporter italiano viene trovato sprovvisto di tali documenti. Lo stato di emergenza in vigore in Turchia aveva portato a un inasprimento dei controlli, in particolar modo al confine siriano, dove Gabriele si trovava.
Forse, se Gabriele avesse evitato di recarsi in quel posto, tanti problemi non ci sarebbero stati.
Ricordo che la Turchia ha nel suo territorio tanti immigrati pronti a venire qui in Europa e ad invaderla.
Sappiamo tutti che se all'attuale presidente turco Recep Tayyip Erdogan saltasse l'embolo (come si suol dire) questi immigrati sarebbero messi in condizione di entrare in questa Europa debole a causa del relativismo e della cattiva politica.
Ad Erdogan è stato dato questo potere di ricattarci ed ora potremmo pagare un prezzo altissimo di ciò.
Cordiali saluti.
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