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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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martedì 25 aprile 2017

Io non mitizzo la "Resistenza" e non me ne pento!

Cari amici ed amiche,

leggete i commenti all'articolo intitolato "Altro che "Bella ciao"!".
A coloro che mi attaccano, voglio fare vedere la foto qui sopra.
La foto qui sopra è di Rolando Rivi, un giovane seminarista di quattordici anni.
Egli non fu un "pericoloso fascista o un collaborazionista dei nazisti".
Egli fu ucciso dai partigiani comunisti nel Triangolo della Morte dell'Emilia-Romagna il 13 aprile 1945.
La Chiesa lo ha beatificato come martire della nostra fede.
Egli non era un "nazista, un fascista o un collaborazionista".
Egli era solo un ragazzo che voleva servire il Signore.
Eppure, quei barbari con la falce e martello lo fecero morire.
Tra il 1942 ed il 1944, tanti innocenti come lui morirono ingiustamente in quella zona dell'Emilia Romagna compresa tra Castelfranco Emilia, Piumazzo e Manzolino, in Provincia di Modena.
Vogliamo parlare anche dell'Eccidio di Porzus, in Friuli.
Qui, tra il 7 ed il 18 febbraio 1945, diciassette partigiani della Brigata Osoppo (che erano di formazione socialista e cattolica) furono uccisi dai partigiani comunisti della Brigata Garibaldi.
Nel 2007, in un convegno-pranzo del "Fogolèr", io avevo conosciuto una persona originaria di Pola, che viveva (e vive tuttora) a Rovereto. Io avevo declamato una mia poesia dedicata alle vittime delle foibe e quella persona era quasi in lacrime e mi aveva urlato: "Bravo!". Poi, quando aveva preso la parola, per declamare la sua poesia, questa persona aveva detto: "Io sono istriano e non ho nulla di cui dovermi vergognare. È giusto che si parli delle foibe senza doversi vergognare". Quella persona aveva commosso anche me. Anche io stavo per piangere e volevo abbracciare quella persona.  Infatti, chi la pensava in un certo modo aveva di fatto cercato di rimuovere quello che accadde in Venezia Giulia, in Istria e in Dalmazia. Per lungo tempo, quei nostri connazionali istriani costretti a lasciare le loro terre dovettero vivere quasi nella vergogna, per colpa di un certo pensiero "politicamente corretto". Quel fatto era scomodo per certi benpensanti.
Eppure, quel fatto accadde e fu opera dei partigiani comunisti di Tito, con la benedizione di quelli italiani.
Inoltre, chi appese Mussolini non fu certo migliore dei fascisti e dei nazisti. Mussolini doveva essere preso, arrestato, processato e punito secondo i termini di legge. Ma come, questa gente di sinistra non quella che si dice tanto per lo Stato di diritto? Lo Stato di diritto ammette il processo. Lo Stato di diritto non si vendica ma fa giustizia. Lo Stato di diritto non fa appendere i corpi delle persone fucilate (senza un processo) per esporli al pubblico ludibrio.
Inoltre, che si dice degli americani, degli inglesi, degli ebrei della Brigata Ebraica, dei polacchi e degli altri alleati che morirono qui in Italia per liberarci?
Di loro non si dice nulla?
Io non mi pento delle mie posizioni.
Mi diano pure del "fascista".
Io non lo sono e so di non esserlo e non ho nulla di cui scusarmi.
Questi benpensanti che mi attaccano tanto, consiglio di leggere un articolo che parla di Palmiro Togliatti che si vergognava di essere italiano. 
Se Togliatti fosse vivo ed io lo avessi di fronte gli direi che è cento volte meglio per me essere un "miserabile mandolinista" (sono parole sue) che un buon comunista sovietico come lui.
Mi fermo qui.
Cordiali saluti. 

4 commenti:

  1. Non sposta di una virgola ciò che ho scritto altrove. I crimini partigiani ci sono stati, ma così come ci sono stati da parte dei fascisti, nazisti, inglesi, americani ecc. La guerra è questa e chi si sorprende oppure pensa che i crimini siano unilaterali, vuol dire che non capisce e conosce la realtà. La guerra è guidata dalla vendetta, non dalla giustizia e gli uomini diventano bestie.
    Dunque occorre guardare solo a chi sta dalla parte giusta e i partigiani lo fecero (liberali, cattolici e comunisti insieme).
    Ripeto, senza muovere un dito, hai avuto in eredità una Nazione e così tanta libertà che sei libero di denigrare chi te le ha lasciate: e questa è per te la maggior condanna.
    W la resistenza, nel tentare il revisionismo storico sei veramente in buona compagnia.
    Ps foibe, esecuzioni sommarie ecc ci furono eccome. Ma questa è semplicemente la guerra e semore così sarà. Non c'è mai stata, né mai ci sarà, una guerra senza crimini. Immagini come si sente un soldato dopo anni di battaglie, morti, uccisioni, violenze praticate e subite e con addosso la regola 'mors tua vita mea"? I film sui buoni americani sono film.

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  2. Ma quale revisionismo?
    Io non faccio revisionismo ma parlo di fatti storici.
    Quanto accaduto a Montecassino, ove gli Alleati distrussero l'abbazia, fu un fatto grave e fu un errore nella guerra.
    Gli Alleati credevano di trovare i nazisti nell'abbazia e invece fecero un disastro.
    Quanto accadde in Venezia Giulia, Istria e Dalmazia fu un fatto voluto. I partigiani titini vollero uccidere ed infoibare gli italiani sapendo cosa stavano facendo.

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  3. In ogni guerra vengono commessi crimini e li commettono tutti. Ma vengono nascosti poi quelli commessi dai vincitori. Così è stato per i partigiani (infatti solo ora si parla delle foibe), così è stato per inglesi, americani ecc.
    La guerra è questa, davvero crede alla favola degli eserciti attenti ai civili o che non fanno esecuzioni di massa e crimini in genere?
    La guerra è guerra, perciò è un orrore da respingere.
    Onore alla resistenza comunista, liberale e cattolica: lei oggi vive in una Nazione unita e costituzionale grazie alla Resistenza. Accollare ad essa dei crimini non sposta il discorso e quindi il giudizio positivo di ua virgola. Ps crede che Pertini non abbia ucciso nessun civile per vendetta?

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  4. Pertini non concesse a re Umberto II di morire qui in Italia, nonostante glielo avesse chiesto.
    Come si è parlato dei crimini dei nazisti, si deve parlare anche dei crimini che fecero certi partigiani.

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