Un paragone infelice

Cari amici ed amiche,

io non ho nulla contro Papa Francesco.
Sono cattolico e prego anche per lui.
Però, trovo che il paragone da lui fatto riguardo ai campi profughi qui in Italia sia stato davvero infelice.
Paragonare i campi profughi ai lager nazisti è infelice.
In primis, gli ebrei furono deportati nei lager e non ci andarono certo volontariamente né andarono certo a cercarsi l'internamento in essi.
In secundis, i lager nazisti erano macchine di morte in cui logorare, umiliare e fare morire delle persone.
Molti uscirono dai lager solo con la morte.
Gli immigrati che vengono qui clandestinamente, invece, sanno del fatto che se entrano irregolarmente in un Paese non vengono stesi i tappeti rossi per loro.
I campi profughi (anche se di profughi non si tratta, perché i profughi sono coloro che fuggono dalle guerre) servono ad identificare queste persone.
Inoltre, da un campo profughi non si esce certamente con la morte.
Quindi, pur con tutta la benevolenza che posso avere nei confronti di Papa Francesco, io trovo davvero infelice questa uscita.
Cordiali saluti.