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lunedì 17 aprile 2017

La "marmellata siciliana"

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo di Keyser Soze su "Panorama" che è intitolato "Testacoda nel centrodestra".
Keyser Soze è un uomo delle istituzioni che da mesi su "Panorama" racconta la politica, dal di dentro. Lo pseudonimo è preso dal film "I soliti sospetti".
E' la persona giusta per raccontare un'Italia la cui realtà spesso, travalica spesso l'immaginazione.
Ora, per queste elezioni amministrative, il centrodestra si organizza.
In Sicilia, invece, ci sono strane alchimie.
Per esempio, il candidato sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli è sostenuto dal Partito Democratico (che è il partito di Ferrandelli) e dal centrodestra.
Alle elezioni regionali siciliane, il Partito Democratico ed un pezzo del centrodestra potrebbero andare a braccetto con l'ex-rettore dell'Università di Palermo Roberto Lagalla come candidato presidente della Regione.
Insomma, sembra che nella politica siciliana le cose funzionino in modo diverso da quanto accade nel resto d'Italia.
Per lunghi anni, la Sicilia è stata un serbatoio di voti del centrodestra.
La Sicilia non è mai stata una regione di sinistra.
Poi, gli egoismi e le rotture hanno dissipato il patrimonio elettorale.
Tutto è cominciato nel 2009 con la rottura dell'allora Popolo delle Libertà causata dai membri della corrente capeggiata da Gianfranco Fini e di quella di Gianfranco Micciché ruppero con il vertice nazionale del partito, ritenuto succube della Lega Nord, e formarono nel Assemblea Regionale Siciliana il PdL Sicilia.
Nel 2010, Italo Bocchino, Fabio Granata e Carmelo Briguglio, che erano i fedelissimi di Gianfranco Fini, sono stati deferiti ai probiviri del partito.
Essi facevano riferimento a Gianfranco Fini, il quale aveva platealmente litigato con il presidente Silvio Berlusconi, leader del Popolo della Libertà e allora premier.
Questo ha provocato la rottura da parte di Fini, che con i suoi si sono staccati dal Popolo della Libertà, formando Futuro e Libertà per l'Italia.
Con la rottura di Fini, in Sicilia, anche Micciché si è staccato dal Popolo della Libertà con la sua corrente, fondando Forza del Sud.
Il 28 settembre 2010, dopo continui cambi e rimpasti, la Regione Sicilia si è trovata con una Giunta retta da una compagine diversa da quella che è stata eletta nel 2008.
L'allora governatore Raffaele Lombardo, eletto nel centrodestra,  ha costituito una Giunta tecnica retta da Movimento delle Autonomie, Alleanza per l'Italia, Unione di Centro, Futuro e Libertà per l'Italia e Partito Democratico.
Lombardo è stato eletto con il centrodestra: Popolo della Libertà, Movimento per le Autonomie ed Unione di Centro.
Per il centrodestra è iniziata la diaspora, iniziata in Sicilia e diffusasi nel resto d'Italia.
Il centrodestra in Sicilia è ridotto ad essere diviso in tanti pezzettini ed il quadro non si riesce a ricomporre.
D'altro canto, l'attuale Giunta di centrosinistra del governatore Rosario Crocetta ha fatto danni.
Il Partito Democratico cerca alleati.
Così, anche di fronte all'avanzare del Movimento 5 Stelle, ci si troverà di fronte ad una "marmellata" in cui saranno messi insieme il Partito Democratico e forze del centrodestra.
Cordiali saluti.

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