Il caso del vescovo Mogavero

Cari amici ed amiche,

su "Panorama" vi è un articolo di Carmelo Abbate che è intitolato "Quel monsignore in bilico tra truffe e veleni".
A Mazara del Vallo (Trapani) tiene banco il caso del vescovo, monsignor Domenico Mogavero.
Il caso è partito da un articolo di "Panorama" del giugno 2014, il quale parlò dell'esistenza di un buco di 6 milioni di Euro nel bilancio della Diocesi di Mazara del Vallo.
Il buco sarebbe stato causato da mutui per l'apertura di nuove chiese, debiti con le banche, spese in opere d'arte, consulenze, collaborazioni e prestiti personali.
La cosa è finita all'attenzione della magistratura.
Intanto, emergono altri particolari.
Si parla di continui pellegrinaggi a Roma di preti della Diocesi di Mazara del Vallo che andrebbero a chiedere alle alte sfere della Chiesa di rimuovere (o di costringere alle dimissioni) il vescovo Mogavero.
Appare evidente che oramai dentro la Chiesa ci sia uno scontro acceso, al di là delle questioni del bilancio, su cui la magistratura ha posto la sua attenzione.
Il vescovo Mogavero è oggi indagato per appropriazione indebita. Nel 2015, aveva ricevuto l'avviso di garanzia dalla Procura di Marsala.
Quindi, le cose saranno decise con il processo.
Il vescovo Mogavero è noto per certe prese di posizioni, come quelle pro-immigrati, che non piacciono a molti, compresi molti prelati.
Questa è una delle posizioni che generano la guerra dentro la Chiesa, una guerra a cui si intrecciano le questioni giudiziarie.
Cordiali saluti.