Giuseppe Sagliocco con Simone Furland |
Cari amici ed amiche,
Il 25 Aprile è ormai il rito stanco di una Repubblica in liquidazione. In liquidazione per le bislacche riforme di Renzi. In liquidazione perché incapace di difendere la sovranità popolare dall’invadenza di poteri extranazionali ed extrastatuali. In liquidazione perché la politica pare irrimediabilmente delegittimata agli occhi dei cittadini. In liquidazione perché la solenne proclamazione dell’articolo 1 della Carta (“l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”) è clamorosamente smentita dalla realtà di un Paese sempre più miserabile...".
Sono d'accordo su tutto.
L'Italia di oggi è un'Italia malata di consociativismo, di burocrazia e di immobilismo politico.
Pensiamo al caso di Alitalia, che ha un buco di 7,4 miliardi di Euro.
Hanno fatto un referendum per il piano di salvataggio della compagnia aerea di bandiera e (ammorbati dai veti sindacati) i dipendenti hanno votato contro, mettendo a rischio la compagnia stessa.
Il lavoro continua (ed i tanti senza lavoro, tra i quali ci sono io, lo dimostrano) a mancare e sempre meno gente si cura.
La politica pensa di più all'immigrazione e all'Unione Europea.
Dove stiamo andando a finire?
Per questo, il 25 aprile rischia di divenire un rito stanco.
Cordiali saluti.
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