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mercoledì 26 aprile 2017

Il 25 Aprile non sia usato per dividere

Cari amici ed amiche,

oggi, nella trasmissione "L'Aria che Tira", trasmissione che va in onda su "La 7" , l'onorevole Ignazio La Russa (nella foto) ha detto delle parole interessanti sul 25 aprile.

Ora, l'onorevole La Russa (Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale) ha parlato del problema del 25 aprile che oggi è usato per dividere e non per unire gli italiani.Vedete, nei miei articoli precedenti, quelli intitolati "Altro che "Bella ciao"!" e  "Io non mitizzo la "Resistenza" e non me ne pento!", ho lanciato delle provocazioni che hanno sortito un effetto.
Certamente, ho ricevuto commenti polemici, specie su Facebook.
Ora, La Russa ha detto delle parole molto belle.
In sostanza, egli ha detto che il 25 aprile è stato trasformato in un evento con cui gli italiani che stanno da parte attaccano quelli che stanno nell'altra.
Il 25 aprile è stato trasformato in un evento di parte.
Arrivare, per esempio, ad impedire di pregare sulla tomba dei repubblichini di Salò è un'azione non degna di un popolo civile.
Purtroppo, come ha detto La Russa, coloro che nella II Guerra Mondiale furono "i vinti capirono le ragioni dei vincitori" ma mancò la reciprocità.
Il problema è che tra i vincitori vi furono (e tuttora vi sono) coloro che non capirono (e che ancora oggi non capiscono) le ragioni dei vinti.
L'odio è così cieco (e becero) che si è arrivati a fare cose assurde.
Per esempio, il 25 aprile 2006, Letizia Moratti e suo padre sono stati cacciati via dal corteo organizzato dall'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani, a Milano, di cui proprio Letizia Moratti è stata eletta sindaco.
Il padre di Letizia Moratti (morto nel 2013) non era un fascista ma era un membro della Resistenza che era stato anche internato in un campo di concentramento.
Pensiamo anche all'ANPI che ieri ha manifestato con i palestinesi, che con noi non c'entrano nulla, mettendosi contro la Brigata Ebraica, che invece combatté contro i nazisti.
Agli odi vecchi mai sopiti (quello tra i "fascisti" e gli "antifascisti")  se ne sono aggiunti di nuovi.
Io dico che se la festa del 25 aprile continuasse ad essere la festa dell'odio e della discordia sarebbe bene abolirla.
Riguardo ai repubblichini, ricordo che l'uomo, Homo sapiens sapiens, si distingue dagli altri animali per una cosa: la pietà.
Tra l'altro, oggi ho anche scritto una poesia dedicata alla pietà e (a Dio piacendo) la pubblicherò.
Pregare in un cimitero dei repubblichini non significa fare apologia di fascismo ma è fare un atto di misericordia e di pietà.
Se si facesse così, questo Paese sarebbe migliore.
Cordiali saluti.




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