Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

giovedì 27 aprile 2017

Non si diano soldi ad Alitalia

Cari amici ed amiche,

l'amica e collaboratrice Silvia Morelli mi ha segnalato una petizione con cui si chiede al governo di non dare altri soldi pubblici ad Alitalia.

Ringrazio Silvia.
Firmerò questa petizione con molto piacere.
Alitalia, la nostra compagnia aerea di bandiera, è uno dei paradigmi della cattiva gestione che c'è qui in Italia.
Sono stati spesi tanti soldi pubblici ma a causa della cattiva gestione questa compagnia è in crisi.
Oltre a ciò, vi sono stati anche i veti sindacali.
Insomma, è stata la "tempesta perfetta".
Quindi, non è giusto che per colpa di cattivi manager e di veti ideologici dei sindacati a pagare (nuovamente) siamo noi italiani.
Cordiali saluti.

15 commenti:

  1. Un nipote di partigiano28 aprile 2017 alle ore 06:06

    Io sarei per la nazionalizzazione. Non avere una compagnia di bandiera con ingerenze statali significa perdere ancora più sovranità, in un periodo in cui, a fronte della globalizzazione, già se ne è persa molta.
    Non bisogna avere pregiudizi ideologici: senza Alitalia ne risentiranno ancora una volta le nostre imprese, la cui forza internazionale (la quale richiede funzionali servizi di trasporto) sarebbe compromessa. È chiaro ad esempio che se dovessimo affidarci alla Lufthansa (che comunque si è tirata fuori per ora, ma pronta a farsi avanti quando alitalia sarà fallita) la vita internazionale delle nostre imprese sarà nelle mani dei tedeschi, i quali, naturalmente (ed è giusto così), faranno gli interessi delle imprese tedesche, così come air france fa quelli delle francesi ecc.
    Stiamo perdendo sovranità e identità, è il momento di rivedere il dogma del mercato totalitario.
    È chiaro poi che dico nazionalizzazione per evitare ciò che si è fatto finora: proprietà ai privati, ma debiti al pubblico e cioè a noi. Almeno riprenderemo anche la proprietà.
    Non vedo altre vie: col fallimento di Alitalia un altro pezzo glorioso di italianità andrà a farsi benedire.
    E non me la prendo certo coi lavoratori: se hanno detto vuol dire che saranno stanchi della solita, precaria, sopravvivenza semestre per semestre basata solo su taglio di diritti e stipendi. Non è questa la strada per un grande paese che curi anche la qualità del lavoro e non solo la mera, vuota quantità.
    A questo punto, che si nazionalizzi.
    Non trova?

    RispondiElimina
  2. Un nipote di partigiano28 aprile 2017 alle ore 06:07

    Sono d'accordo con lei che non vadano dati soldi pubblici ad alitalia. Sarebbe la solita storia. o nazionalizzione o nulla. Anzi, se così è, firmerò anch'io.

    RispondiElimina
  3. Io sono tra quelli che pensano che noi non possiamo mantenere Alitalia.
    Quindi, la nazionalizzazione non si può fare.
    Comunque, se vuole firmare, firmi.

    RispondiElimina
  4. Un nipote di partigiano28 aprile 2017 alle ore 14:09

    Per quale motivo non siamo in grado di mantenere una compagnia di bandiera? Forse il solito 3%, limiti di bilancio ecc? Siamo l'Italia, non l'Azerbaijan, forse ve lo siete dimenticati.
    L'alternativa quindi sarebbe perdere un altro pezzo di italianità, di identità e di sviluppo economico.
    Come fa ad essere d'accordo su questo davvero non me lo spiego. Per pregiudizi ideologici finisce per pensarla come prodi e gentiloni.

    RispondiElimina
  5. Un nipote di partigiano28 aprile 2017 alle ore 14:10

    Le ricordo che per non nazionalizzare eravamo già finiti in mano agli arabi.
    L'italianità di difende coi fatti, non con le astrusità ideologiche.

    RispondiElimina
  6. Diceva una persona che il capitalismo era brutto ma che ad esso non c'era alternativa.
    Questo è vero ancora oggi.
    Le "alternative" al capitalismo hanno portato solo miseria.
    Ergo, nazionalizzare significa pagare più tasse.
    L'italianità si difende favorendo e difendendo l'impresa italiano e non facendo il comunismo.
    Più leggo le sue parole e più mi fa schifo il comunismo.

    RispondiElimina
  7. Un nipote di partigiano29 aprile 2017 alle ore 09:39

    Mi scusi, consegnare la nostra compagnia di bandiera ai tedeschi o agli arabi favorisce o ostacola le nostre imprese nazionali?

    RispondiElimina
  8. Sa come si aiuta l'impresa italiana?
    La si aiuta togliendo tante tasse, eliminando tanta burocrazia, facendo buono infrastrutture, facendo una politica energetica che abbassi i costi dell'elettricità e riformando la giustizia.
    Ergo, servono meno Stato e più efficienza.
    So che a voi comunisti queste cose non garbano ma siete fuori dalla realtà.

    RispondiElimina
  9. Un nipote di partigiano1 maggio 2017 alle ore 00:08

    Paesi importanti come Germania, Francia, Usa, UK non permetterebbero mai che il mercato porti loro via la compagnia di bandiera. In un mercato globale così spietatamente competitivo, infatti, quei provvedimenti che lei ha elencato sono ampiamente insufficienti, senza ad esempio un sistema dei trasporti fermamente in mano nazionale.
    Ma lei se la immagina la Le Pen che a fronte di un ipotetico fallimento di air france dice "che fallisca, e se la comprano i tedeschi va bene lo stesso"?

    RispondiElimina
  10. Lei fa un ragionamento utopistico.
    Io sono realista.
    Oggi, Alitalia non è più sostenibile dallo Stato.
    A meno che lei non sia disposto a pagare più tasse...

    RispondiElimina
  11. Le compagnie di bandiera americane (come American Airlines) non hanno quote partecipate dallo Stato.

    RispondiElimina
  12. Un nipote di partigiano1 maggio 2017 alle ore 12:51

    Se le compagnie americane fossero vicine al fallimento di sicuro non ne consegnerebbero la gestione a paesi stranieri, come accadrà invece con l'alitalia. Da noi non ci sono imprenditori forti capaci di comprarla e allora o stranieri o nazionalizzazione. La seconda fa aumentare le tasse, la prima è strategicamente disastrosa. Fra due mali occorre scegliere quello minore, anziché scegliere il maggiore per questioni ideologiche. Infatti lei si chiede solo cosa succederà di negativo se ci sarà la nazionalizzazione (aumento tasse), ma non si chiede cosa succederà in caso di gestione straniera.
    In una situazione simile per air france, di sicuro la le pen non la consegnarebbe ai tedeschi o agli arabi per motivi di ideologia economica, non crede?

    RispondiElimina
  13. A voi comunisti piacciono tante tasse.
    A noi gente libera, invece, piace il fisco giusto.
    Alitalia non può essere sostenuta dallo Stato.
    Spero di essere stato abbastanza chiaro.
    Se Alitalia fosse nazionalizzata, noi pagheremmo più tasse.
    Voi comunisti siete masochisti.
    A voi piace pagare tante tasse.
    Per le persone libere, come me, un fisco esoso è male.
    Anzi, più tasse ci saranno e più sarà l'evasione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un nipote di partigiano2 maggio 2017 alle ore 07:06

      Le dice la verità e a nessuno piace pagare le tasse quando sono troppe.
      Ma bisogna considerare anche le conseguenze della caduta di Alitalia in mani straniere: strategicamente è disastroso e ciò è peggio che pagar più tasse.
      La soluzione migliore sarebbe alitalia in mani italiane ma ciò è impossibile. In una situazione simile di certo la le pen non lascerebbe air france in mani straniere, ad esempio tedesche. Figuriamoci! In ciò sono molto più vicino alle posizione nazionalistiche della le pen, lei invece praticamente ricalca le posizioni dei fanatici liberisti di Bruxelles distruttori delle identità nazionali.
      Quando c'è da scegliere tra due mali, occorre scegliere quello minore: e pagar pagar più tasse è certo meno peggio che scegliere una soluzione strategicamente disastrosa per il sistema Paese.
      Non trova?

      Elimina
    2. Lei è solo un comunista.
      Anche Marine Le Pen venderebbe la sua compagnia di bandiera, se si trovasse costretta a farlo.
      Vada a dire che è meglio pagare più tasse che non vendere la compagnia di bandiera ad una famiglia che non riesce ad arrivare a fine mese o ad un imprenditore che non sa se domani aprirà la sua azienda, anche per colpa di un fisco esoso.
      Se (nella migliore delle ipotesi) la mandassero a quel paese, l'imprenditore e la famiglia farebbero bene.

      Elimina

Translate

L'unico problema è questa sinistra

© Khwanchai Phanthong's Images tramite Canva.com Come riporta " Atlantico Quotidiano ", questa sinistra si inventa un'emer...