Matteo Renzi ha vinto le primarie del Partito Democratico.
Il bullo di Rignano sull'Arno è tornato alla guida del suo partito, con il 73,7% dei voti.
Gli sfidanti Andrea Orlando e Michele Emiliano si sono attestati rispettivamente al 21,0% e al 5,3%.
A questo punto, diciamo che il centrodestra si debba preparare seriamente a governare.
Salvo colpi di scena imprevisti, con Renzi di nuovo al timone del Partito Democratico, il centrosinistra non si ricomporrà.
Inoltre, il popolo italiano ha già detto "no" a Renzi il 4 dicembre scorso.
Renzi non è amato.
Dunque, la sfida elettorale sarà tra Movimento 5 Stelle e centrodestra.
Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Conservatori e Riformisti ed altre forze che si riconoscono nel centrodestra si mettano insieme e facciano un programma serio.
Il centrodestra unito vincerebbe.
Renzi lo sa ed è pronto a dialogare con il Movimento 5 Stelle per la legge elettorale.
Renzi vuole proporre il premio alla lista?
Se proponesse il premio alla lista, il centrodestra sarebbe messo fuori gioco e la partita elettorale sarebbe tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.
Solo così, Renzi può avere una piccola speranza di tornare al governo.
Per quello che ha combinato, Renzi non è amato.
Eppure, vuole continuare a comandare.
Alle primarie del Partito Democratico hanno votato circa 2.000.000 di cittadini.
Ergo, Renzi non è un leader perché non ha nessuna rappresentatività.
Cordiali saluti.
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