Cari amici ed amiche,
su "Panorama" vi è un articolo di Vittorio Emanuele Parsi che è intitolato "Trump 2-Alleato contro i terroristi ma cane sciolto nella partita scacchi con il resto del mondo".
Il presidente USA Donald Trump sta giocando una partita con il resto del mondo, una partita in cui vuole riportare gli USA ad una posizione di leadership.
Certamente, egli è contro l'ISIS ma qualcuno ha visto nel recente bombardamento in Siria un cambio di strategia.
In realtà, non è così.
Lui ha sempre detto: "Gli USA prima di tutto".
Così sta facendo.
Trump sta lanciando dei messaggi a Mosca e Pechino.
Nel caso della Siria, il cui governo di Bashar al Assad è legato alla Russia, il messaggio è chiaro: "Che siate complici del macellaio di Damasco o incapaci di controllarlo, sappiate che colpiremo ogni volta che userà il gas contro la popolazione".
Anche nel caso della Corea del Nord, legata a Pechino, il messaggio non è meno eloquente:
"Se Pechino non è in grado di tenere a freno la Corea del Nord, ci penseranno gli Stati Uniti".
Certamente, il presidente siriano ha peccato di arroganza, nel credere che il presidente USA sarebbe stato "arrendevole" nei confronti del presidente russo Vladimir Putin e che avrebbe potuto fare il porco comodo suo, ancora più di quanto faceva con l'amministrazione Obama, la quale nel 2013, quando ci fu un altro attacco di Assad che provocò la morte di 1.400 persone, non agì.
Si sbagliava.
Oramai, questa è una partita a scacchi.
Putin sta facendo la sua mossa in Venezuela.
Ridotto alla fame dal dittatore Nicolas Maduro, il Venezuela oggi si sta legando a Mosca, attraverso la compagnia petrolifera Rosnef.
I Curdi vogliono fare un loro Stato, tentando una secessione dall'Iraq.
In Sud Africa, il presidente Jacob Zuma è a rischio, per alcuni suoi pasticci.
Tra questi pasticci vi è anche la ristrutturazione della sua magione con 17 milioni di Euro di soldi pubblici.
Inoltre, l'agenzia "Standard $ Poor's" ha declassato il rating sudafricano a livello spazzatura.
Vedremo come agirà Trump, il quale ha ribadito l'unità d'intento con gli altri nel volere battere il terrorismo.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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