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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 29 aprile 2017

Dall'Inghilterra all'Italia, la questione storica

Cari amici ed amiche,

la foto qui sopra mostra una lapide che commemora la "Ribellione del Prayer Book", una ribellione scoppiata in Cornovaglia nel 1549 contro la politica religiosa adottata durante il regno di Edoardo VI (1537-1553) per volontà del Lord Protettore, il Duca di Somerset Edoardo Seymour (1500-1552).

Molti cattolici furono massacrati.
Ebbene, nel giugno 2007, il vescovo anglicano di Truro Bill Ind riconobbe che quanto accadde fu grosso errore.
Morirono ben 2.000 persone tra le milizie ribelli.
Opere come quella del vescovo Ind vanno apprezzate perché portano ad una vera pacificazione.
Io vorrei vedere una cosa simile anche qui in Italia, riguardo al 25 aprile.
All'indomani della fine della II Guerra Mondiale, i vinti capirono le ragioni dei vincitori e non fecero sommosse.
Mi viene in mente re Umberto II di Savoia che accettò il verdetto delle urne nel referendum tra monarchia e repubblica del 1946, nonostante pesassero sospetti di brogli, visto anche il margine con cui la repubblica vinse.
Avrebbe potuto creare problemi ma non lo fece.
Invece, i vincitori non capirono (e ancora oggi non capiscono) le ragioni dei vinti.
Non tutti coloro che aderirono alla Repubblica Sociale Italiana lo fecero per convinzione.
Ci furono anche coloro che aderirono alla Repubblica Sociale Italiana perché sperarono in cambio di condizione personale o perché, in totale buonafede,  non capirono che il fascismo avrebbe perso la guerra.
Forse, se le parti si ascoltassero di più tutto andrebbe meglio.
Certi spettacoli in certe manifestazione del 25 aprile sono stati indegni.
Pensiamo a quanto accadde alla Brigata Ebraica, cacciata di fatto dall'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) dai cortei.
Pensiamo anche all'ANPI che vuole vietare di mettere fiori sulle tombe di coloro che fecero parte dell'RSI.
Allora, una persona che ebbe il nonno nell'RSI non può pregare sulla tomba del suo congiunto?
Inoltre, anche i partigiani fecero crimini immondi contro degli innocenti.
Perché una cosa del genere non si può dire senza incorrere nel rischio di essere accusati di "fascismo"?
Purtroppo, questa è l'ennesima dimostrazione del fatto che qui in Italia manchi una coscienza comune.
Questo ci condannerà.
Cordiali saluti.

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