lei è un uomo di cultura.
Questo è certamente apprezzabile.
Però, io trovo assai meno apprezzabili le sue idee.
Anzi, le trovo assurde, folli ed autolesionistiche.
Lei, infatti, sostiene l'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani, la quale sostiene la Palestina.
Oggi, 25 aprile, l'ANPI manifesterà con esponenti e bandiere palestinesi.
Lei si rende conto del grossolano errore che sta commettendo?
Ricordo, infatti, che la Palestina fu voluta da un tale gran muftì di Gerusalemme Amin al Husseini, il quale era amico di Adolf Hitler ed odiava gli ebrei.
Come può lei, ebreo, sostenere una cosa del genere?
Sarebbe come se io, cattolico, sostenessi il comunismo di stampo sovietico, cinese o nordcoreano, il quale perseguitava (e tuttora perseguita) i cattolici.
Le sue idee sono insensate e dannose.
Israele ha sacrosanto diritto di difendersi.
Lei si rende conto che Abu Mazen, Hamas ed altri soggetti politici palestinesi non vogliano lo Stato di Palestina ma (in maniera esplicita o velata) vogliono la cancellazione dello Stato di Israele?
Inoltre, trovo veramente assurdo il paragone tra Israele e la Germania nazista.
Se fossi ebreo, io mi sentirei insultato da un paragone simile.
In primis, Israele è un Paese civile in cui tutti godono di diritti.
In secundis, ricordo che molti cittadini israeliani di oggi sono figli e nipoti di coloro che furono perseguitati dai nazisti.
Il mio amico e socio Morris Sonnino (ebreo di Roma) mi ha raccontato del suo bisnonno che fu portato via dai nazisti.
Morris non la pensa certo come lei.
Anzi, lui è orgoglioso di Israele, di cui ha la cittadinanza.
La invito a leggere un articolo su "L'Informale" che è intitolato "Moni Ovadia: Quando il cuore gronda lacrime per i terroristi".
Spero che la faccia riflettere.
Cordiali saluti.
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