oggi, Papa Francesco è andato nel carcere di Paliano, in Provincia di Frosinone, per la Messa Coena Domini, con la lavanda dei piedi.
Egli ha detto nell'omelia:
"Io non vi dico che oggi andate l'uno dall'altro a lavare i piedi, ma se potrete fare un servizio al vostro compagno qui in carcere, fatelo perché questo è come lavare i piedi. Essere servo degli altri.
Non è cerimonia folclorica, è un gesto per ricordare quello che ha dato Gesù che ha preso il pane e ci ha dato il corpo, il vino e ci ha dato il suo sangue".
Io penso che il Santo Padre abbia ragione, anche se debbo porre una questione.
Ogni persona deve aiutare il suo prossimo in base a quello che può fare.
Se una persona ha tante possibilità di aiutare gli altri e non lo fa, come recita anche la Bibbia, è in peccato.
Semmai, la questione va posta per chi vorrebbe aiutare gli altri e non ha le possibilità di farlo.
Mi viene in mente il mio caso.
Quando mio zio stava lottando contro il cancro, malattia che già aveva ucciso i miei nonni paterni e mia nonna materna, io avrei voluto fare qualcosa.
Avrei voluto dare a mio zio le migliori cure, per cercare di salvarlo.
Non ci sono riuscito perché non ne ho avuto le possibilità.
Questo mi è dispiaciuto molto.
Materialmente, mi sono sentito impotente.
L'unica cosa che potevo fare era pregare.
Una cosa la posso fare, visto che ho il blog.
Vi invito a sostenere queste associazioni impegnate nella lotta contro il cancro:
Una cosa la posso fare, visto che ho il blog.
Vi invito a sostenere queste associazioni impegnate nella lotta contro il cancro:
Qui a Roncoferraro (in Provincia di Mantova) la Fondazione ANT gestisce il Cantuccio della Solidarietà.
Io penso che una persona debba cercare di fare le cose in base alle proprie capacità e a ciò che può materialmente fare.
Io penso che una persona debba cercare di fare le cose in base alle proprie capacità e a ciò che può materialmente fare.
Bisogna tenere conto dei propri limiti.
Cordiali saluti.
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