come riporta "Il Giornale", il cugino della consigliera comunale del Partito Democratico nel Comune di Milano Sumaya Abdel Qader è in carcere negli USA per la sua vicinanza ad Al Qaeda.Ora, io penso che nel Partito Democratico ci sia un grosso problema.
Come riporta l'articolo, vanno citati alcuni casi noti, come quello del quasi-candidato proprio di quel partito Sam Aly, fotografato con un imam antisemita. Ma nel dossier è stato inserito anche un intervento della consigliera del Partito Democratico Abdel Qader, che nel 2012 proponeva di sostenere la causa del cugino, detenuto nelle carceri israeliane. E il personaggio in questione è a dir poco controverso.
Samer Al Barq - così viene ricostruito il suo profilo - è originario del Kuwait ma si è trasferito in Giordania, poi nel Pakistan dove ha studiato microbiologia, infine in Afghanistan «per impegnarsi - si legge nel dossier - nella formazione militare». «Nel 2001 - prosegue il dossier - secondo l'intelligence viene reclutato da Al Qaeda per la produzione di armi batteriologiche» e nel 2003 «è il 67° dei 119 prigionieri detenuti dalla Cia tra il 2002 e il 2008». Il nominativo di Samer Abdellatif Al Barq, noto anche come Abu Bakr al Filistini, secondo quanto ricostruito, compare anche nel rapporto di una commissione del Senato statunitense, «in relazione all'utilizzo di antrace da parte di Al Qaeda e ad attività qaediste in Pakistan».
Samer Al Barq - così viene ricostruito il suo profilo - è originario del Kuwait ma si è trasferito in Giordania, poi nel Pakistan dove ha studiato microbiologia, infine in Afghanistan «per impegnarsi - si legge nel dossier - nella formazione militare». «Nel 2001 - prosegue il dossier - secondo l'intelligence viene reclutato da Al Qaeda per la produzione di armi batteriologiche» e nel 2003 «è il 67° dei 119 prigionieri detenuti dalla Cia tra il 2002 e il 2008». Il nominativo di Samer Abdellatif Al Barq, noto anche come Abu Bakr al Filistini, secondo quanto ricostruito, compare anche nel rapporto di una commissione del Senato statunitense, «in relazione all'utilizzo di antrace da parte di Al Qaeda e ad attività qaediste in Pakistan».
Il problema nel Partito Democratico c'è.
Il Partito Democratico si dice pro-Israele ma poi prende decisioni che non sembrano andare in questa direzione.
In esso, ci sono elementi quantomeno controversi, come nel caso prima citato.
Se fossi un elettore del Partito Democratico (e, per fortuna, io non lo sono) sarei alquanto perplesso e preoccupato.
Cordiali saluti.
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