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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 27 gennaio 2017

L'antisemitismo esiste ancora!

Cari amici ed amiche,

come ho scritto nell'articolo con la mia poesia, l'antisemitismo esiste ancora.
Oggi, esso è presentato con il volto apparentemente più "gentile" di anti-sionismo.
Contro gli ebrei fu fatta un'opera di calunnia vera e propria.
Ancora oggi, quest'opera di calunnia contro gli ebrei si fa.
Una volta, li si accusava di essere assassini di Cristo (un'accusa che è falsa e che a suo tempo fu smentita una volta per tutte anche dalla Chiesa cattolica, con il Concilio Vaticano II), di essere corruttori, di essere agenti del demonio e di essere affamatori dei popoli.
Ancora oggi, queste accuse ci sono.
Sono lanciate apparentemente in forme più "rispettabili", come quella dell'anti-sionismo.
In pratica, si accusa Israele di volere fare "pulizia etnica" dei "poveri palestinesi indifesi", quando sono proprio i palestinesi ad avere torto, con i loro attacchi terroristici, mentre non lontano, nella zona nord di Cipro c'è per davvero un'opera di "pulizia etnica", che è perpetrata dai Turchi ai danni dei cristiani.
Oggi, si ricordano gli ebrei uccisi dalla Shoah.
Questo è nobile.
Però, a tempo stesso, si attacca Israele con un'indicibile violenza, accusandolo di cose assurde (le quali non hanno conferma nei fatti) e di comportarsi quasi come la Germania nazista verso i palestinesi.
I fatti smentiscono tutte queste tesi.
Noi  dovremmo pensare, per esempio, allo Statuto dell'organizzazione terroristica palestinese Hamas, il quale dice espressamente di distruggere gli ebrei.
Questo è l'articolo 15 dello Statuto di Hamas:

"Quando i nemici usurpano un pezzo di terra musulmana, il jihad diventa un obbligo individuale per ogni musulmano. Di fronte all’usurpazione della Palestina da parte degli ebrei, dobbiamo innalzare la bandiera del jihad. Questo richiede la propagazione di una coscienza islamica tra il popolo a livello locale, arabo e islamico. È necessario diffondere lo spirito del jihad all’interno della umma, scontrarsi con i nemici, e unirsi ai ranghi dei combattenti.

Il processo educativo deve coinvolgere gli ‘ulama così come i professori e i maestri, gli uomini della pubblicità e dei mezzi di comunicazione così come i dotti, e specialmente la giovinezza dei movimenti islamici e loro docenti. Introdurre cambiamenti fondamentali nei programmi scolastici e universitari è obbligatorio, per ripulirli dalle tracce dell’invasione ideologica degli orientalisti e dei missionari. Questa invasione ha cominciato a sommergere il mondo arabo dopo la sconfitta delle armate crociate da parte del Saladino [1138-1993]. I crociati compresero che era impossibile sconfiggere i musulmani senza prepararsi prima attraverso un’invasione ideologica che confondesse il pensiero dei musulmani, rendesse impura la loro verità, e screditasse i loro ideali; solo in seguito un’invasione militare avrebbe potuto avere successo. L’invasione dell’ideologia prepara la strada all’invasione imperialista, e così il generale [inglese Edmund Henry Hynman] Allenby [1861-1936] poteva dichiarare entrando a Gerusalemme [il 9 dicembre 1917]: “Ora le Crociate sono finite.” E il generale [francese] Gorot [sic: trascritto come “Gorot” in tutte le versioni inglesi a me note dello statuto; in realtà Henri-Joseph-Eugène Gouraud, 1867-1946], ritto di fronte alla tomba del Saladino, disse [nel 1918]: “Ecco, siamo ritornati, o Saladino”. L’imperialismo ha aiutato l’avanzata dell’invasione ideologica e ha reso più profonde le sue radici; e continua a farlo. Tutto questo ha portato alla perdita della Palestina.

Dobbiamo instillare nelle menti di generazioni di musulmani l’idea che la causa palestinese è una causa religiosa, e deve essere affrontata su queste basi. La Palestina include santuari islamici come la moschea di al-Aqsa, che è collegata alla Santa Moschea della Mecca da un legame che rimarrà inseparabile fino a quando i Cieli e la Terra non passeranno, dal viaggio del Messaggero di Allah – possano le preghiere e la pace di Allah rimanere con Lui – fino alla stessa moschea di al-Aqsa, e alla sua ascensione da essa.

“Proteggere i musulmani dagli infedeli nella causa di Allah per un giorno è migliore del mondo intero e di tutto quanto è alla sua superficie, e un posto in Paradiso così piccolo come quello occupato dalla frusta di uno di voi è migliore del mondo intero e di tutto quanto sta sulla sua superficie; e il viaggio di un mattino o di una sera che il credente compie per la causa di Allah è migliore del mondo intero e di tutto quanto sta alla sua superficie (riferito da al-Bukhari, Muslim, al-Tirmidhi, e ibn Maya).

“Da colui nelle cui mani è la vita di Muhammad, amo essere ucciso – sulla via di Allah – poi essere resuscitato alla vita, quindi essere di nuovo ucciso e di nuovo richiamato alla vita, e ucciso ancora una volta” (riferito da al-Bukhari e Muslim)
".

Avete capito.
Ricordo che in Hamas, come in tanta parte del mondo islamico, vi sono le tesi con cui si nega la Shoah.
Anche Abu Mazen scrisse una tesi con cui negò la Shoah.
Un articolo del New York Times ne parla.
Molti di quelli che sostengono la Palestina lo fanno perché hanno in antipatia gli ebrei.
Io ho imparato che il sionismo è il movimento di difesa dell'Ebraismo e degli ebrei.
Purtroppo, l'antisemitismo è sempre radicato.
La tesi del mio amico e socio Morris Sonnino (che ringrazio) riporta un episodio avvenuto in una partita di calcio tra Inter e Tottenham.
Questo è lo stralcio:

"PARTITA DI CALCIO INTER–TOTTENHAM, NO ALLA STELLA EBRAICA.


Le autorità di polizia inglesi, avvisarono ai supporters della squadra inglese del Tottenham, che, per l’occasione della partita di calcio europeo tra Inter e la stessa Tottenham, non sarà consentito l' ingresso allo stadio di bandiere con la Stella di David, che potrebbero essere sequestrate. Per i tifosi del Tottenham le bandiere con la Stella di David sono la norma, e da quasi centotrenta anni. Il Tottenham è da sempre la squadra del quartiere a nordest di Londra, l' East End, la zona della metropoli dove arrivarono i primi immigrati ebrei e dove tuttora risiede la maggior parte degli ebrei londinesi. Il club è fin dalla fondazione (1882) identificato con la minoranza ebraica di Londra, di origini ebraiche è il suo attuale presidente David Levy e i tifosi degli Spurs, in giro per l' Inghilterra, vengono chiamati «Yids», da Yiddish, la lingua di numerose comunità ebraiche nel mondo. Per questo, fin dal 1882, per i tifosi del Tottenham e per quelli del resto dell' Inghilterra la Stella è una cosa normalissima. Non lo è in Italia, e non a Milano, se si viene a giocare una partita di calcio contro l' Inter. Perché l' avvertimento al Tottenham pare sia partito dalla Digos milanese, giorni fa, sulla scorta di un precedente che risale al 14 marzo 2006, quando si giocò Inter-Ajax di Champions League. Quella sera alcuni tifosi dell' Ajax (il club di Amsterdam a forte connotazione ebraica) si avvicinarono a un bar dalle parti della curva Nord che ospita gli ultrà dell' Inter e l' esposizione di alcuni simboli ebraici provocò la reazione degli interisti, anche se non si verificarono incidenti seri. È noto infatti che la curva nerazzurra ospiti da anni personaggi legati all' estrema destra, anche se raramente all' interno degli stadi hanno dato libero sfogo a intemperanze di natura politica. Anche se per evitare incidenti, e per ragioni di ordine pubblico e sicurezza, il divieto di introdurre all’interno dello stadio, simboli e bandiere ebraiche, suscitò indignazione e perplessità, nel mondo del calcio.".


E non l'unico triste episodio.
Per esempio, ci sono problemi in Paesi come Svezia, Regno Unito e Francia, Paesi che non sono più sicuri per gli ebrei, i quali sono sempre più minacciati dalle comunità islamiche che crescono.
L'antisemitismo c'è e chi crede nella civiltà ha il dovere di combatterlo, per non essere complice di situazioni molto gravi.
Ringrazio l'amica e collaboratrice Silvia Morelli della foto.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".