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mercoledì 25 gennaio 2017

Quante catastrofi in Abruzzo! Una risposta a Tony Damascelli

Cari amici ed amiche,

su "Il Giornale" vi è un articolo di Tony Damascelli che è intitolato "Dio non è abruzzese".
Dell'articolo, riporto questo stralcio:



"Sono Dio, nulla è uguale a me. Io dal principio annunzio la fine e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto; io che dico: Il mio progetto resta valido, io compirò ogni mia volontà!. Io chiamo dall'oriente l'uccello da preda, da una terra lontana l'uomo dei miei progetti. Così ho parlato e così avverrà; l'ho progettato, così farò».

Il progetto, dunque. Ma quale progetto? Dove è Dio in Abruzzo? Non si hanno notizie da quelle parti della presenza del Creatore perché ormai tutto è distrutto, esistenze e dimore, natura e oggetti, il Creato formato dal nulla nulla è tornato a essere. Il terremoto di Montereale, la valanga di Rigopiano, l'elicottero precipitato nella nebbia di Campo Felice, il tempo malvagio, il buio del lutto e dell'assenza di elettricità, il freddo, il gelo, il silenzio della morte e quello del mattino disperato, quando la luce fa capire che non è stato un incubo ma è vero tutto, maledettamente vero, tragicamente effettivo come il passare dei secondi, dei minuti, di ore che sembrano ormai inutili da vivere
.".

A Tony Damascelli, io mi sentirei di rispondere dicendo che Dio ci lascia liberi di agire.
Il rischio della libertà è l'incorrere nell'errore.
Ora, che l'Abruzzo sia una regione geologicamente problematica è vero.
Essa si trova su delle faglie ed è una regione montagnosa con un certo tipo di clima.
Però, in queste tragedie l'uomo ha grosse responsabilità.
Pensiamo alla questione dell'hotel Rigopiano.
La colpa di ciò è stata di Dio o dell'uomo?
Riguardo ai soccorsi che sono venuti in ritardo, la colpa è stata di Dio o dell'uomo?
Non mi risulta che Dio abbia qualche responsabilità riguardo a quella turbina fuori uso dal 6 gennaio e non riparata.
Pensiamo anche alla questione della diga di Campotosto, per la quale si teme il crollo.
Il problema era presente anche nell'agosto dell'anno scorso.
Non si potevano fare le manutenzioni da subito?
La colpa di ciò è dell'uomo o di Dio?
Inoltre, se l'azione dei soccorsi è stata disorganizzata la colpa è stata di Dio o dell'uomo?
Di sicuro, Dio non c'entra.
Vedete, Dio ci lascia liberi di agire. Però, il concetto di libertà va di pari passo con quello di responsabilità.
Qualcuno che sta in alto deve ancora capirlo.
Intanto, le vittime accertate della frana che ha colpito l'hotel Rigopiano salgono a 25.
Le speranze di trovare altri sopravvissuti si assottigliano ulteriormente.
Cordiali saluti.


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.