ho preso questa foto dal gruppo Facebook "Comitato Roncoferraro: la parola ai cittadini".
La foto è dell'amico Giulio, che mi conosce.
Ora, qui nel Comune di Roncoferraro (in Provincia di Mantova) tiene banco la questione degli immigrati che sono stati mandati nella frazione di Casale.
La foto qui sopra mostra una pagina del quotidiano "La Voce di Mantova" in cui si parla della questione.
A Casale sono arrivati 10 immigrati, otto donne e 2 uomini, e sono tutti nigeriani.
Ora, è sorta la questione del Paese d'origine, la Nigeria.
La Nigeria è o non è un Paese in guerra e in cui ci sono persecuzioni.
Se è da considerarsi un Paese in guerra e in cui ci sono persecuzioni, coloro che sono venuti qui fanno parte di quel 5% di profughi che hanno diritto di stare qui.
Se la Nigeria non è da considerarsi un Paese in guerra e se non vi sono in essa persecuzioni, invece, queste persone sono immigrati clandestini.
Ora, la Nigeria è un Paese diviso in due.
Il nord è abitato prevalentemente da musulmani mentre il sud è a maggioranza cristiana (cattolica ed anglicana) ed animista.
Il problema sta nel nord musulmano.
Qui, infatti, vi è la presenza di Boko Haram, un'organizzazione terroristica che è una sorta di "costola" dell'Isis.
Quindi, bisognava capire fin dall'inizio da dove venivano queste persone.
Infatti, se venissero da una zona in cui è presente Boko Haram queste persone sarebbero profughi ed avrebbero diritto di asilo.
In caso contrario, queste persone sarebbero immigrati clandestini da rimandare indietro.
L'identificazione di queste persone è stata fatta a monte o si è preferito fare entrare tutti?
Il problema sta a monte.
Nei casi dubbi, queste persone dovrebbero essere rispedite indietro, previo accordo con i Paesi da cui loro partono.
Invece, fino ad ora, sono stati fatti entrare immigrati di ogni sorta ed oggi noi abbiamo dei grossi problemi.
Cordiali saluti.
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