il quotidiano "Il Giornale" riporta alcune dichiarazioni fatte dal presidente Berlusconi su "Il Foglio".
Questo è uno stralcio dell'articolo:
"In una intervista a tutto campo con il direttore del Foglio Claudio Cerasa, Silvio Berlusconi spiega la sua road map per andare a votare. "Anche nel centrodestra la convivenza obbligata con partner recalcitranti, se non addirittura infidi, ha reso molto più difficile la nostra azione di governo e ci ha impedito di fare alcune riforme, dal fisco alla giustizia, che consideravo indispensabili - mette in chiaro il leader di Forza Italia - quindi non mi appassionerei a questo problema, soprattutto in una fase nella quale la trasformazione del sistema politico da bipolare a tripolare rende qualsiasi sistema maggioritario inapplicabile se non a prezzo di una grave distorsione della democrazia".".
Io stimo il presidente Berlusconi.
Se lo incontrassi, con stima, gli direi che sta sbagliando.
Vedete, la gente è stufa di avere a che fare con governi fatti con maggioranze innaturali e nate in Parlamento.
Se egli vorrà il sistema elettorale proporzionale, così da fare sì che dopo le elezioni saltino fuori delle maggioranze d governo lontane dal volere del popolo, sappia che per Forza Italia sarà la fine e che non ci sarà più una vera democrazia.
Vi immaginate quello che accadrebbe se dopo le elezioni due partiti che fino a ieri si fronteggiavano si trovassero a governare insieme?
A questo punto, cosa servirebbe votare?
Se oggi noi ci troviamo di fronte un Movimento 5 Stelle così forte è proprio per colpa della politica della "larga coalizione" che ha portato solo danni.
Ricordo che prima del novembre 2011 il Movimento 5 Stelle era gruppetto insignificante.
Poi, con la caduta del Governo del presidente Berlusconi (caduta che era stata provocata da un vero e proprio metodo che sembrava da golpe bianco), l'avvento del Governo di Mario Monti e della "grande coalizione" e le politiche pessime di quel governo avevano portato il Movimento 5 Stelle ad avere quasi un terzo dei voti alle elezioni del 2013.
Ora, con gli ultimi tre governi (presieduti da Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni) la situazione è peggiorata.
Se il presidente Berlusconi fosse pronto ad allearsi con il Partito Democratico provocherebbe la fine del centrodestra e di Forza Italia e noi torneremmo al sistema della I Repubblica, un sistema fondato sul "pentapartito" al quale non c'era alternativa.
Inoltre, egli andrebbe contro cui egli ha sempre creduto: l'essere alternativo a questo centrosinistra.
Se si votasse oggi, alla luce di quello che sento, voterei la Lega Nord o i Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto.
Io sono tra quelli che non vorrebbero più vedere il Partito Democratico al governo né vorrebbero consegnare l'Italia al Movimento 5 Stelle.
Cordiali saluti.
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