ringrazio l'amica e socia Stephanie Caracciolo dell'articolo del sito "RT Question More" che è intitolato "Bill Gates could become world’s first trillionaire".
Bill Gates può diventare l'uomo più ricco del mondo.
Io rispondo dicendo: "Buon per lui".
Il problema non è il fatto che ci siano ricchi e meno ricchi.
L'eguaglianza è solo un'utopia impraticabile.
La storia lo dimostra.
Il problema è il fatto che oggi ci sia un sistema bloccato.
L'Italia è un esempio.
Oggi, infatti, manca l'ascensore sociale.
Ergo, una volta un povero aveva una possibilità di migliorare la sua posizione.
Al contrario, oggi un povero resta povero.
Tra burocrazia, tasse alte, giustizia che non funziona ed infrastrutture che mancano, fare impresa è impossibile.
Questo fa sì che un grosso imprenditore possa mantenersi (a meno che non faccia un crack clamoroso) mentre i piccoli imprenditori falliscono ed i poveri restano poveri.
Quindi, manca l'ascensore sociale.
Quando manca questo meccanismo si formano le oligarchie, che è un vero e proprio anticapitalismo.
Il capitalismo, infatti, menziona il principio di libera concorrenza.
Questo è la situazione dell'Italia e dell'Europa.
Qui in Italia non ci sarà mai uno come Bill Gates.
Quando ci sono situazioni che ho descritto, il lavoro diminuisce.
I comunisti che fanno?
I comunisti predicano la storiella trita e ritrita dell'eguaglianza quando il problema vero è ciò che ho descritto.
Cordiali saluti.
Intanto trovo che Bill Gates e' invecchiato, non l avrei riconosciuto nella
RispondiEliminaFoto. Con cio' lui ha la fortuna di gestire piu soldini di me, beato lui.
Caro Gabriele concordo con il tuo articolo
Bellissima opinioni sul soggetto e ho pure
Fatto una risata sulla tua frase E i comunisti che fanno? Ahahahaha..graxie cmq
Ci voleva proprio questa tuo modo di affrontare la cosa.
Ciaooo (*:*)
Aggiungo: il comunista odia il denaro...degli altri.
RispondiEliminaIl problema non è la ricchezza ma la povertà estrema. La povertà è tollerabile se chi è povero resta comunque uomo e cioè se ha comunque una casa, se può studiare e se può curarsi. Non basta la possibilità di scalare la società, è necessario che chi non ci riesce non perda la dignità di uomo. Ciò sul presupposto che, ovviamente, non tutti riescono a scalare la società, anche se questa ti pone in condizione. Altrimenti saremmo tutti ricchi, ma ciò è impossibile a priori.
RispondiEliminaUn buon sistema è quello che garantisce la possibilità di arricchirsi garantendo al contempo dignità (non ricchezza) per tutti i cittadini. Altrimenti il sistema è sbagliato già in partenza. A questo serve lo Stato e le sue politiche abitative, sanitarie e di supporto economico per i meno abbienti. Ciò non solo perché è giusto, ma anche perché, in caso contrario, ci sarebbe un'esplosione di delinquenza che farebbe comunque abbassare il livello qualitativo di vita della comunità. E gli Usa ne sono l'esempio più lampante: permettono di arricchirsi ma ci sono situazioni di miseria e delinquenza estreme che rendono il sistema squilibrato e non invidiabile. Ci vuole misura e proporzione, gli estremismi economici (comunismo o liberismo sfrenato) portano sempre cattivi frutti.
Non mi risulta che la Svezia, di cui quelli che la pensano come lei si vantano, sia l'esempio di virtù.
RispondiEliminaPensiamo ai problemi con gli immigrati.
Ha citato proprio il paese primo al mondo per qualità di vita. Si è dato la zappa sui piedi da solo.
EliminaZappa sui piedi? Lei è così cieco da non vedere la realtà!
RispondiEliminaIn Svezia ci sono forti tensioni razziali.
Le do qualcosa da leggere: http://archivio.panorama.it/mondo/Svezia-nel-paese-della-tolleranza-i-primi-segni-di-tensione-razziale, http://www.ilgiornale.it/news/mondo/svezia-gruppi-stranieri-molestano-ragazzine-festival-1279111.html.