Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

martedì 24 gennaio 2017

A Betlemme ci sono problemi molto grossi per i cristiani

Cari amici ed amiche,

ringrazio di cuore la mia carissima amica e collaboratrice Silvia Morelli di questo articolo preso dalla pagina Facebook di Padre Gabriel Naddaf in italiano.

La fonte è il blog "Heplev".
La foto proviene dal sito "MarkHumprys.com"
Questo è l'articolo:




BETLEMME: L’APARTHEID DELL’AUTORITÀ PALESTINESE CONTRO I CRISTIANI” - di Itamar Tzur (ricercatore del Kedem Forum, Israele)
Nei primi anni ’90, prima degli Accordi di Oslo, i cristiani erano quasi i due terzi della popolazione di Betlemme. Oggi i cristiani costituiscono solo il 20% della popolazione della città. Questa diminuzione è stata causata in gran parte dall’emigrazione in atto da quando l’Autorità Palestinese (AP) ha ottenuto i pieni poteri su Betlemme nel 1995.

Non è facile essere cristiani a Betlemme. Ci sono pattuglie della sharia, finanziate da Hamas, che controllano (non sempre pacificamente) che le ragazze cristiane si vestano con modestia. Diversi casi di matrimoni misti tra cristiani e musulmani hanno causato gravi crisi e reazioni violente da parte musulmana.

La situazione dei cristiani è peggiorata al massimo durante l'Operazione Scudo Difensivo, quando dei terroristi arabi si sono barricati all'interno della Chiesa della Natività con 250 sacerdoti e fedeli cristiani. Lo Stato di Israele ha cercato di evitare vittime cristiane e danni alla chiesa, e l'episodio si è concluso attraverso negoziati tra le due parti. Alla fine dei combattimenti, sono emersi chiaramente i danni: incendio doloso al complesso della chiesa, saccheggio di articoli religiosi e utilizzo di pagine della Bibbia come carta igienica.

La situazione è la stessa ovunque governi l'Autorità Palestinese. Il Medio Oriente non è molto diverso, e in effetti l'unico luogo in Medio Oriente dove la popolazione cristiana è in costante crescita è lo Stato di Israele. Il sacerdote Gabriel Naddaf lo riconosce e dichiara che, se lo Stato di Israele non esistesse, i cristiani di questa terra sarebbero una minoranza braccata come in qualunque altra parte del Medio Oriente.

E, anche se non lo possono dichiarare, i cristiani (proprio come molti altri cittadini della Giudea e Samaria), sognano il ritorno dell’"Era dell’Occupazione Israeliana"
.".


A questo punto, mi tolgo una pietruzza dalla scarpa. 
Per avere contestato la scelta di Papa Francesco di riconoscere la "Palestina", io sono stato attaccato da alcuni miei correligionari cattolici e ne ho perso l'amicizia.
Ora, mi tolgo questa pietruzza, ribadendo che la scelta di Papa Francesco è stata azzardata e politicamente senza criterio e non mi pento di pensarla così.
Anzi, ne sono sempre più convinto. Io non ho nulla contro Papa Francesco come capo della Chiesa ma posso dire che egli ha fatto un grave errore politico?
Ora, nei territori controllati dalla sedicente Autorità Nazionale Palestinese i cristiani hanno problemi.
A riportare ciò è un cristiano (di lingua araba) della zona, il prete ortodosso padre Gabriel Naddaf.
In quelle zone si registrano danni alle chiese.
Inoltre, ci sono problemi per le ragazze cristiane, alle quali le pattuglie sostenute da Hamas (che è un movimento terroristico) impongono i costumi imposti dalla sharia. 
Da Betlemme, città natale di nostro Signore, i cristiani scappano.
Chi vuole la "Palestina" si faccia due domandine a riguardo.
Se i cristiani scappano ci sarà un motivo?
Mi sembra logico pensarla in modo affermativo.
Tra l'altro, mentre da città come Betlemme scappano, in Israele i cristiani stanno bene. 
Se a Betlemme non ci saranno più cristiani sarà una sconfitta per tutti noi.
Allora, diventerà realtà quel versetto 8 del capitolo 18 del Vangelo secondo San Luca", quel versetto che recita: "Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?".
Quindi, quei miei correligionari che quasi mi accusano di "avere tradito Santa Romana Chiesa ed il Padre Eterno" per avere espresso una posizione diversa da Papa Francesco su un tema politico (non esiste un dogma della Chiesa che impone di riconoscere la "Palestina") contino fino a dieci e si facciano un bell'esame di coscienza.
Cordiali saluti e Yisrael Am Chai



Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.