The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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mercoledì 25 gennaio 2017
Una questione di fondo
Cari amici ed amiche,
un mio amico di Roncoferraro (Mantova) ha commentato il mio articolo intitolato "Qualcuno avrà quei morti sulla coscienza?" in questo modo:
" So che non saremo d'accordo neanche stavolta, ma, quando dico che prima di pensare alle grandi opere, bisogna pensare a tutti quegli interventi (anche di piccola entità) che sono fondamentali per la sicurezza delle persone, mi riferisco a situazioni come questa! Mi riferisco alle case nelle golene o alle appendici dei vulcani, alla manutenzione degli argini, alla pulizia dei letti dei fiumi, alla manutenzione delle strade, delle scuole, della messa in sicurezza di qualsiasi costruzione in zone sismiche, a tutte quelle situazioni dove la vita o il benessere delle persone sono messi a rischio. Tutti questi interventi mirano alla sicurezza della vita delle persone ogni giorno, le grandi opere, servono invece sia per fornire servizi migliori sia per dare slancio all'economia, hanno, insomma, obiettivi diversi. Ma che senso ha fare una politica economica che comprenda le grandi opere quando nella realtà di ogni giorno, vediamo che il livello medio di infrastrutture e servizi, non arriva al minimo accettabile? È assurdo anche solo il pensiero di privilegiare lo sviluppo economico rispetto alla sicurezza (e purtroppo, spesso, alla vita) delle persone. Senza contare, che anche un massiccio intervento volto a risolvere tutte quelle situazioni pericolose o di scarsa manutenzione a livello locale, impostato su scala nazionale, darebbe sicuramente un grande impulso all'economia, se non maggiore, e sicuramente meglio distribuito".
Conosco di persona questo mio amico (abita ad un tiro di schioppo da casa mia) e so che è una brava persona.
Abbiamo solo idee molto diverse.
Mi sentirei di rispondere dicendo che un grande Paese deve essere in grado di fare tanto la grande opera quanto quella locale.
Le due cose non sono in contrasto tra loro.
Il video qui sopra mostra le opere fatte sull'Autostrada A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria.
Ora, l'ammodernamento dell'autostrada può essere contestato sotto vari punti di vista.
Io l'ho più volte contestato il non ammodernamento del tratto compreso tra Cosenza ed Altilia.
Però, dove ci sono stati veramente gli ammodernamenti sono stati fatti anche lavori complementari per il territorio.
Per esempio, a Laino Borgo (in Provincia di Cosenza) l'ANAS ha messo in sicurezza una strada che collega quel paese a Laino Castello e a Mormanno (sempre in Provincia di Cosenza) ha fatto il campetto per i ragazzi.
Dunque, le due cose vanno di pari passo.
Si debbono fare le grandi opere e si debbono fare quelle locali per la messa in sicurezza del territorio, cercando di fare quadrare i bilanci e tagliando spese inutili.
Tanto le grandi opere, quanto quelle locali, servono.
Un grande Paese deve fare così.
L'Italia è ancora un grande Paese?
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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