in Vaticano si guarda con timore ed in modo negativo la costruzione del muro sul confine tra USA e Messico voluta dall'attuale presidente Donald Trump.
Ora, un consiglio che mi permetterei di darle è quello di non intromettersi negli affari politici di uno Stato, se non ne conosce la situazione.
Io mi ricordo che, l'anno scorso, nello stesso giorno in cui lei aveva attaccato Trump, definendolo "non cristiano", lei ha detto che non si sarebbe intromesso nella questione delle unioni civili qui in Italia.
Queste sono le sue parole testuali: "Il Papa non si immischia nella politica italiana".
Dunque, su un provvedimento eticamente pregnante e in cui il suo parere sarebbe contato, qual è quello delle unioni civili, lei ha detto che non si sarebbe immischiato nella politica italiana.
Però, con l'attacco a Trump, lei si è immischiato nella politica americana, su un tema su cui non serve fare battaglie etiche ma per il quale serve solo la pratica.
Con tutto il rispetto, la sua non mi pare una posizione coerente.
Ricordi che per quello che lei dice in un'intervista (come nel caso specifico) non vale il dogma dell'Infallibilità Pontificia.
Lo dice lo stesso Codice di Diritto Canonico.
Comunque, quel muro serve.
Quel muro tra USA e Messico s'ha da fare.
Per esempio, lei è conscio del problema del traffico di droga che proviene proprio dal Messico?
Lei è conscio del problema delle bande dei narcos che provengono dal Messico?
È un problema molto grave.
Sia chiaro, sono cattolico e non voglio contestarla ma vorrei ricordarle che la politica non è un gioco.
Fare politica vuole dire fare il bene del proprio Paese e della propria comunità.
Cordiali saluti.
Purtroppo devo darti ragione Antonio!
RispondiEliminaNon è bello ma è così.
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