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giovedì 19 gennaio 2017

Fermo, Mancini patteggia ma la vedova ha mentito

Cari amici ed amiche,

il caso di Amedeo Mancini, l'uomo accusato di avere ucciso il nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi l'estate scorsa ha patteggiato per 4 anni di carcere agli arresti domiciliari.
Tuttavia, come riporta "Il Giornale", la pena è stata attenutata.
Infatti, il Giudice per le indagini preliminari di Fermo ratifica il patteggiamento di Amedeo Mancini. Rimane l'aggravante "razziale", ma viene riconosciuta l'attenuante dell'aggressione subita da Emmanuel.
Infatti è da segnalare anche una "vittoria" per Mancini. All'ultrà della Fermana, infatti, la Procura ha riconosciuto l'attenuante della provocazione "per la ingiusta ed illecita reazione aggressiva di Emmanuel all’insulto ricevuto". Con l'attenuante la pena è stata ridotta a 3 anni e cinque mesi, diventati alla fine dell'accordo di patteggiamento 4 anni di detenzione (ai domiciliari) con la possibilità per Mancini di uscire per otto ore al giorno per lavorare.
Riguardo alla vedova di Emmanuel, Chinyere, si è arrivati ad un accordo economico che prevede il pagamento da parte dell'ultrà di 5 mila Euro totali (3 mila subito, 2 mila entro un mese) per il trasferimento della salma del marito in Nigeria. A pagare dovrebbe essere la Curva Nord della Fermana che nei mesi scorsi aveva dato il via ad una raccolta fondi. Inoltre, la vedova rinuncia all'azione civile contro Mancini per ottenere ulteriori risarcimenti in cambio di quei 5 mila euro, ma soprattutto del'impegno da parte dell'ultrà a non denunciare la donna per le "false dichiarazioni circa la dinamica dei fatti da lei rilasciate alla Polizia Giudiziaria" e a non costituirsi parte civile nel caso in cui venisse aperto d'ufficio un procedimento per calunnia a carico di Chinyere. Questa è una "ammissione" - di fatto - della non attendibilità della ricostruzione fornita nei primi giorni dalla vedova del nigeriano e che tanto avevano commosso (certa) opinione pubblica.
In poche parole, si era voluto fare passare Amedeo Mancini quasi per un nazista, per un membro del Ku Klux Klan o per il demonio in persona.
Contro di noi italiani era stato detto di tutto. Eravamo stati accusati di razzismo.
In realtà, la morte del nigeriano era stata un fatto accidentale dovuto ad una lite degenerata.
Mancini avrà anche commesso i suoi errori (per questi se ne dovrà assumere le responsabilità) però (stando anche a molti testimoni) anche Emmanuel Chidi Nnamni aveva commesso atti di violenza, visto che egli aveva afferrato un paletto della segnaletica stradale con cui voleva colpire l'ultrà della Fermana, il quale gli aveva sferrato un pugno, facendolo cadere.
Emmanuel aveva battuto la testa, restando ucciso.
Se io insultassi una persona e questa reagisse malmenandomi chi dei due farebbe la cosa più grave?
L'omicidio era stato una conseguenza della rissa, un fatto spiacevole ma accidentale.
Se ci fosse un po' più di razionalità le cose andrebbero meglio.
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. Prima di fare una qualsiasi dichiarazione bisognerebbe avere tutti i fatti, invece, troppo spesso, si lancia a casaccio accuse di "razzismo" a destra e manca, creando problemi!

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