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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 26 gennaio 2017

Il progressismo è allergico alla democrazia

Cari amici ed amiche,

vi invito a leggere l'articolo de "L'Occidentale" che è intitolato "Il progressismo delle élites occidentali non può tollerare la democrazia".
Dell'articolo (scritto Eugenio Capozzi) riporto questo stralcio:

"Se in occasione dell'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca il sistema dei grandi media occidentali e consistenti segmenti dell'opinione pubblica liberal si rifiutano di accettare il risultato della volontà popolare, invocano rivolte e giustificano dimostrazioni violente, non si può considerare questo rifiuto come un caso fortuito o isolato. Se la legittimità della vittoria dei "leave" nel referendum dell'anno scorso sull'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea è stata radicalmente messa in discussione da politici, intellettuali e giornalisti del vecchio continente con l'argomentazione che quel risultato non era valido perché determinato dal voto degli elettori anziani, poveri e ignoranti contro quello dei più giovani e istruiti, ciò non è stato dovuto ad un momentaneo smarrimento del significato della democrazia e del suffragio universale.

Se gran parte dell'opinione pubblica progressista occidentale – che per anni si era sperticata in celebrazioni commosse delle immense potenzialità di libertà e democrazia offerte dal Web – sostiene ora da alcuni mesi con sempre maggiore insistenza la tesi secondo la quale una parte dei contenuti politici che circolano in rete e nei social network sono "post-verità" menzognere e truffaldine, e che proprio questi contenuti sono stati la causa dell'affermazione di pericolosi populismi, come appunto la vittoria della Brexit e di Trump, questo non è il frutto dell'eccesso di pochi estremisti faziosi.

La triste verità è, invece, che l'intolleranza, il rifiuto del pluralismo, la delegittimazione dell'avversario, l'invocazione della censura contro di lui sono parte integrante dell'ideologia oggi egemone nelle élites politiche, socio-economiche, intellettuali e mediatiche delle democrazie industrializzate: il progressismo radicale che possiamo riassumere nella definizione di politically correct. Questa ideologia non si differenzia, infatti, nelle sue caratteristiche fondamentali da tutte le altre che hanno imperversato nella cultura europea e occidentale dalla rivoluzione francese alla fine del Novecento: "religioni politiche" secolarizzate fondate su dogmi e ortodossie, insofferenti verso eretici e dissidenti
. ".

.
Purtroppo, certe cose le ho provate anche sulla mia pelle.
Per le mie posizioni "No Euro", contro l'immigrazione clandestina, contro l'aborto, contro l'eutanasia e pro-Israele, io vengo apostrofato con termini come "nazista", "razzista", "xenofobo", "bigotto" e quant'altro.
Nell'estate dello scorso anno, io mi sono trovato anche con il profilo Facebook parzialmente bloccato e ho dovuto cambiare l'indirizzo di questo blog.
Criticare questa Unione Europea è diventata quasi come una bestemmia.
Dirsi favorevoli a Donald Trump e comunque ad un pensiero conservatore (come quello di Winston Churchill e Ronald Reagan) può costare degli insulti.
Postare su Facebook posts favorevoli a Trump costa il rischio di essere segnalati e bloccati.
Dirsi contro l'aborto costa il rischio di essere accusati di essere "nemici della donna".
Se poi si sostiene Israele, ecco che si viene accusati di essere "amici dei criminali sionisti che opprimono il popolo palestinese".
A fare tutto ciò sono i "fautori del mondo libero", quelle élite progressiste che amano "il mondo senza frontiere", il "mondo in cui un bambino vive solo se lo decide la madre", il "mondo in cui essere liberi entrare in un altro Paese anche clandestina" ed il "mondo dell'Euro".
I personaggi che si riconoscono in quell'ideologia si dicono "democratici".
Tuttavia, la realtà è diversa.
Essi sono "democratici solo con chi la pensa come loro".
Se si trovano di fronte una persona che non la pensa come loro e che, ad esempio, pone delle questioni convincenti contro l'aborto, contro l'Euro o per la difesa di Israele, ecco che attaccano anche a livello personale. Non hanno argomenti e non possono fare altro che attaccare a livello personale.
Io ne so qualcosa, avendo anche perso delle amicizie.
Così, l'ondata di vituperio monta.
Per esempio, una persona che critica l'Unione Europea viene accusata di "nazismo".
Ora, chi fa un'accusa del genere è anche ignorante.
I nazisti volevano un'Europa senza frontiere ed egemonizzata dalla Germania.
Per certi versi, questa Unione Europea è più simile a quanto teorizzato dai nazisti.
Una persona dice "no" all'aborto?
Bene, questi progressisti iniziano ad attaccarla accusandola di misoginia.
Inoltre, queste stesse persone non dicono nulla, per esempio, contro le condizioni pessime in cui vive la donna in molti Paesi islamici.
Una persona difende Israele?
Ecco che questi spalatori di sterco la attaccano accusandola di islamofobia, pur ignorando il fatto che tra coloro che vogliono la Palestina arrivino anche a negare la Shoah.
Quanto sta accadendo a Donald Trump, tra proteste ed insulti a lui e ai suoi cari è linea con il pensiero di questi progressisti che sono allergici alla democrazia.
Sono stati vergognosi gli insulti al figlio più giovane del presidente americano, Barron.
Oramai si è capito che a certi "signori" la democrazia non piaccia.
Termino, dicendo che Trump ha fatto benissimo a bloccare il finanziamento di 221 milioni di Dollari alla Palestina che era stato elargito da Obama.
Cordiali saluti.


4 commenti:

  1. I sinistri sono tolleranti soltanto con coloro che la pensano come loro!

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  2. I sinistri hanno sostenuto trump, cara padovese. Io, comunista incallito, in primis.

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    Risposte
    1. Non ne dubito, ma di norma è vero che i sinistri sono tolleranti solo con coloro che la pensano come loro!

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  3. Concordo con Francesca. Basti vedere lo schifo che stanno facendo nelle manifestazioni contro Trump.

    RispondiElimina

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AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino anti-Covid

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".