Egregio professor Galimberti,
ho visto la puntata di oggi della trasmissione "L'Aria che Tira".
Lei ha definito Donald Trump un fascista e ha detto che egli cerca di difendere ciò che resta di un Occidente destinato a morire.
Io non sono d'accordo con lei.
In primis, Trump non è un fascista.
Vede, il fascismo nacque come una sorta di "socialismo nazionale".
Benito Mussolini era un socialista.
Trump non può essere certo considerato un socialista.
Anzi, Mussolini definirebbe Trump un "esponente della plutocrazia".
In secondo luogo, l'Occidente rischia di morire proprio perché c'è gente che preferisce la tecnocrazia alla politica.
Pensiamo a questo mostro chiamato "Unione Europea" che, praticamente, sta imponendo agli Stati membri politiche depressive assurde.
Per colpa di queste politiche, qui in Italia, c'è il 40.1% di disoccupazione giovanile oltre il 12% di disoccupazione totale. Questa Unione Europea se ne frega persino dei nostri terremotati.
E poi ci si domanda perché noi italiani non facciamo figli.
Come facciamo a fare figli, se manca il lavoro ed abbiamo un fisco aggressivo?
Da inoccupato, io so che dico.
La colpa della crisi dell'Occidente è anche di chi ha più volte propugnato la politica dell'"accoglienza senza regole" e di chi "in nome dell'accoglienza" ha rinnegato i propri valori per il relativismo.
Noi, oggi, siamo una società senza identità.
Se si tagliano le proprie radici, il futuro diventa alquanto fosco.
L'Occidente non sta morendo. Lo stanno uccidendo.
Dunque, chi sta "uccidendo l'Occidente" è chi oggi sostiene questa Unione Europea, l'immigrazione senza regole, l'eliminazione dei simboli della nostra cultura e la distruzione della famiglia.
Trump pone la questione dell'identità di un popolo e del fatto che l'attuale sistema porti povertà.
Prima di dire che Trump è un fascista conti fino a cento.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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