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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 24 gennaio 2017

Il tavolino a tre gambe-nota di Vito Schepisi

Cari amici ed amiche,

questa è la nota dell'amico Vito Schepisi:
"So che è difficile comprenderlo, ma in Italia non serve una formula o una parolina magica e neanche un tavolino a tre gambe per una seduta spiritica.
Per chi ha costruito la propria carriera inciuciando alle spalle e ai danni del popolo con l'ipocrisia di chi, invece, se ne è detto interprete solidale, non serve neanche capire.
A Prodi, ad esempio, non interessa una mazza, ma “repetita iuvant”, non si sa mai che si riesca a farglielo comprendere.
Quelli delle formule, sono espedienti che l’Italia ha già provato: dalle convergenze parallele, agli equilibri più avanzati, dall’uomo solo al comando, al centrosinistra che comprende il nuovo centrodestra, c’è una sceneggiatura da film giallo, per la suspense e per i colpi di teatro.
La sbornia degli effetti speciali, però, è finita. Le formule servono agli scienziati, ai fisici, ai matematici, ai chimici, per sperimentarle e applicarle al servizio dell’umanità.
Le formule servono anche a chi frequenta le sedute spiritiche. Roba da pochi. Il popolo ha altro a cui pensare.
La politica è, invece, la scienza delle condizioni civili, sociali ed economiche dei popoli.
Non ci sono formule magiche che tengano, ma soluzioni ai problemi. Nessuna alchimia lessicale, pertanto, ma la necessità di trovare i sistemi più opportuni per la crescita economica, per il lavoro e per i bisogni sociali. Il centrosinistra, l'ulivo, i progressisti, la destra, la sinistra sono fantocci ideologici che non funzionano più.
Un professore dovrebbe capire che c'è da trovare il sistema per assicurare dignità di vita e futuro al popolo, ai giovani e alle generazioni future.
Sa, il Professor Prodi, cosa se ne fanno gli italiani della sua idea che "il populismo sfrutta le diseguaglianze"? Glielo devo proprio dire? Non ci arriva a capirlo da solo?
Con poche battute "il populista" Donald Trump ha fornito la ricetta per gli USA: via tutti gli accordi per le agevolazioni alle importazioni; via le delocalizzazioni produttive (chi produce all’estero e vuole vendere negli USA dovrà pagare i dazi); impegno ad abbassare le tasse del 15/20 per cento alle imprese statunitensi ed alla middle class (i consumatori per capirci); taglio del 75% della burocrazia.
Significa che negli USA sarà favorita l’attività produttiva interna e che aumenterà la domanda. Significa che ci sarà più lavoro, più redditi ed anche maggiori entrate fiscali, nonostante il taglio delle tasse.
Il fenomeno è semplice: sarà così perché con la maggiore occupazione si allargherà la base imponibile e con il taglio delle tasse aumenterà la disponibilità economica dei consumatori. Per il sistema fiscale americano, incardinato sui consumi, la crescita produttiva e quella dei consumi è oro che luccica.
Due parole a parte per il taglio della burocrazia. L’ideale di un Paese libero è la libertà di poter far tutto meno ciò che è espressamente proibito. Non più chiedere per avere (paradiso della corruzione), ma fare nel rispetto delle leggi. Ricco e prospero sarà il Paese che ci riuscirà.
Trump pensa agli Stati Uniti d'America a misura del suo popolo. Lo fa senza ipocrisie e senza contorsioni ideologiche. Non gli interessa apparire, ma essere. Non gliene importa una maledetta mazza del politicamente corretto, ma intende recuperare per il suo Paese sovranità e sicurezza.
Uno Stato è una comunità che nasce per tutelare i suoi confini e per realizzare un suo scopo sociale.
Si chiama populismo? Ma no! Questa è democrazia liberale che punta al benessere. Solo con la ricchezza è possibile aiutare chi ha bisogno.
Il buonismo, senza il dovere e la responsabilità di tutelare la propria comunità, è ipocrisia senza appello. Il Professore si liberi in fretta del suo tavolino a tre gambe: è già vecchio, consunto e pieno di tarli.
".

Premetto, ringrazio Vito (che come sempre mi dà grandi spunti) e sono perfettamente d'accordo con lui.
Romano Prodi è stato tra gli artefici di questa pessima Unione Europea, un progetto che si sta dimostrando a tutti gli effetti fallimentare.
Egli era arrivato persino ad attaccare Margaret Thatcher, la quale aveva forti perplessità sul progetto europeo.
Oggi, l'Unione Europea sta dimostrando di essere fallimentare.
Essa pensa solo ai conti degli Stati membri e se questi ultimi hanno problemi se ne frega.
Ad essa non frega nulla, ad esempio, se qui in Italia c'è una una disoccupazione superiore all'11%, perché le aziende non vanno avanti.
Per questi burocrati europei, gli Stati debbono avere i conti in ordine ai loro occhi ed essi arrivano anche ad imporre ai loro governi di aumentare le tasse.
Questo progetto, però, si sta mostrando fallimentare.
Questa Unione Europea è come un malato terminale a cui si continuano a dare cure che non solo non sortiscono alcun effetto ma che fanno anche molti danni.
Io sono un cattolico praticante e da cattolico praticante sono contro l'eutanasia ma sono anche contro l'accanimento terapeutico.
Quello che si sta facendo per questa Unione Europea è accanimento terapeutico.
La si vuole tenere in piedi a tutti i costi, quando essa fa acqua da tutte le parti.
Pensiamo alla non gestione del fenomeno migratorio.
Forse, Prodi dovrebbe riprendere il tavolino e tre piedi, chiamare qualche suo amico ed una medium ed evocare gli spiriti di Adenauer, Schuman e De Gasperi per chiedere loro consigli.
Però, se per errore evocasse Margaret Thatcher ed ella gli facesse due pernacchie, Prodi farebbe bene a tacere per sempre.
Cordiali saluti.


















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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.